Liberiamo San Giovanni dalla spazzatura cosentina

LA DESTRA
SEZIONE di SAN GIOVANNI IN FIORE

IL CANDIDATO AL CONSIGLIO PROVINCIALE
BERNARDO SPADAFORA

LIBERIAMO SAN GIOVANNI IN FIORE DALLA SPAZZATURA COSENTINA!!

Mario Oliverio, Antonio Nicoletti e Agazio Loiero hanno firmato il protocollo d’intesa senza nessuno accenno di opposizione politica anche da parte degli altri rappresentanti istituzionali del territorio per la realizzazione di una nuova discarica utilizzata da gran parte dei comuni della provincia di Cosenza e che invaderebbe nei prossimi anni il nostro territorio con una montagna di rifiuti “stranieri”. Invadiamo questi signori omertosi e addirittura corresponsabili di un così grave disastro ambientale con una montagna di firme di liberi cittadini che vogliono esprimere il proprio sdegnato dissenso!

Quello che è più grave e che nessuno finora ha denunciato è il fatto che la nuova megadiscarica ricadrebbe in una area naturalistica, una ZPS (Zona Protezione Speciale) istituita dalla giunta regionale di centro-sinistra il 27 Giugno 2005 ai sensi dell’articolo 4 della Direttiva Comunitaria 79/409/CEE. Una zona di altissimo pregio naturalistico presa allora a pretesto per bloccare la costruzione del megavillaggio Europaradiso che doveva sorgere alla foce del Neto. Il megavillaggio e il suo positivo impatto occupazionale no, l’immondizia e il suo nefasto impatto ambientale si!

CONTRO LA COSTRUZIONE DI QUESTA NUOVA GRANDE DISCARICA
FIRMA ANCHE TU!!!


Firma

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Le firme saranno consegnate a sua eccellenza il Prefetto di Cosenza.

I fogli firmati si possono consegnare presso la sezione cittadina de La Destra con sede in via Roma nei pressi della gradinata della scuola elementare “Dante Alighieri” o fatte pervenire direttamente al candidato al consiglio provinciale Bernardo Spadafora (Tel. 339.7412324) o in alternativa a tutte le edicole disponibili ad accettarli.

La vera innovazione è riscoprire il merito

LA VERA INNOVAZIONE E’ RISCOPRIRE IL MERITO

SECONDO Max Weber, per modificare una pubblica amministrazione occorrerebbero non meno di trent’anni. Un tempo che oggi, nell’epoca della globalizzazione, nessuno si può permettere. Il Forum della Pa, che si è svolto a Roma nei giorni scorsi, ha messo in mostra quello che di meglio le istituzioni pubbliche del nostro Paese stanno facendo o, in molti casi, hanno intenzione di fare. Infatti, se tutti i servizi corrispondessero a come vengono proposti, l’Italia avrebbe l’amministrazione pubblica più avanzata del mondo.

In ogni caso, da parte di tutte le istituzioni si riscontra una marcata strategia dell’attenzione verso i cittadini, il consenso dei quali è particolarmente importante in un momento di crescente disagio sociale. L’innovazione e le tecnologie sono messe in primo piano, com’è giusto in quanto semplificano e amplificano, ma è sempre il fattore umano quello centrale. Strumenti nuovi affidati a persone mentalmente vecchie producono effetti complessivamente limitati. Né si può sostituire la sostanza con il marketing e con gli slogan.

Ma il filo rosso che sottolinea tutte le iniziative è il merito. Scelta quanto mai opportuna evocare questo «caro estinto» che per la verità non è stato mai molto amato nelle italiche vicende. Infatti, i criteri prevalenti nella selezione sono quelli dell’appartenenza, della cooptazione e dell’anzianità.

Ci possiamo poi meravigliare che le istituzioni funzionano male quando gli operatori vengono individuati spesso in questo modo? Il mio non è un giudizio moralistico ma tecnico, poiché è inevitabile il declino con una classe dirigente, politica e burocratica, espressione di tali metodi. E’ proprio questa la prima rivoluzione da fare.

Mario Caligiuri

IL RESTO DEL CARLINO – LA NAZIONE – IL GIORNO
PAGINA 2 PRIMO PIANO SABATO 16 MAGGIO 2009

Regolamentata Raccolta Funghi in Calabria

Nella seduta del 12 marzo, il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato una proposta di legge che va ad integrare la legge regionale 30/2001, sulla regolamentazione della raccolta e della commercializzazione dei funghi spontanei epigei ed ipogei, freschi e conservati nella regione Calabria.

Le nuove disposizioni vanno ad integrare la normativa in vigore superando una serie di difficoltà’ applicative e di perplessità interpretative. In particolare, vengono indicate le dimensioni e le caratteristiche di un fungo idoneo alla raccolta, il limite di raccolta per le varie tipologie, i divieti e le deroghe alla raccolta, le metodiche di controllo micologico ed i requisiti per la commercializzazione.

L’integrazione prevede soprattutto nuove regole per la raccolta dei funghi ipogei in pratica dei tartufi che si è scoperto esistenti anche nel territorio calabrese. Vietata, dal nuovo testo di legge, la raccolta di funghi ai soggetti di età inferiore ai 14 anni a meno che non siano accompagnati da persona adulta in possesso dell’apposito tesserino autorizzativo. L’art. 12 della nuova proposta legge amplia i compiti di controllo degli ispettorati micologici che hanno sede presso ogni azienda sanitaria.

Gare Nazionali Criterium Interappenninico 2009

Doveva essere Gara e Gara è stata! Doveva essere Spettacolo e Spettacolo è stato! Ancora una volta l’edizione nazionale del Criterium Interappenninico Fisi approdato anche quest’anno in Calabria, sulle piste del Centro Fondo Carlomagno di San Giovanni in Fiore, per volontà e organizzazione dello Sci Club Montenero, in collaborazione all’Ente Parco Nazionale della Sila e alla Comunità Montana Silana, con il supporto del Comune di San Giovanni in Fiore e della Provincia di Cosenza, non ha deluso le aspettative. Centinaia di atleti, provenienti da quasi tutto l’Appennino, erano presenti sulle piste Silane per darsi battaglia nella seconda tappa del Circuito dello sci di Fondo Nazionale, voluto e proposto sette anni fa proprio dai dirigenti del club sangiovannese che unitamente agli abbruzzesi di Opi (AQ) fecero per primi l’esperienza di organizzare questo evento ormai diventato appuntamento fisso del palcoscenico degli sport invernali. Il programma della tappa calabrese, prevedeva due diverse gare, sabato pomeriggio i fondisti si sono impegnati ad affrontare una gara di Ability Ski che per la prima volta in Italia si organizzava per manifestazioni di questo livello, domenica mattina poi è stata la volta di una gara ad inseguimento a skating. Sullo spettacolo di Sabato c’erano pochi dubbi proprio per la tipologia di competizione che vedeva gli atleti degli sci stretti messi alla prova di un percorso con ostacoli, salti, dossi e tante altre difficoltà tecniche che hanno evidenziato, divertendo il pubblico presente, gli atleti più bravi tecnicamente oltre che forti fisicamente. Sul risultato di Domenica c’erano sicuramente altre aspettative che chiaramente organizzatori e tecnici avevano in mente, ma ad aggiungere il pizzico di adrenalina in più ci ha pensato il tempo. Una nevicata fittissima che ha reso letteralmente polare, il paesaggio Silano del Centro Fondo di Carlomagno, ha dato la marcia in più ad una gara splendida che ha visto interpreti indiscussi gli atleti di casa a difendere con i denti stretti le loro posizioni al cospetto degli squadroni abruzzesi. Alla fine i risultati premiano la tenacia dei ragazzi del Montenero, che si sono dovuti arrendere solo ai fortissimi portacolori di Pescocostanzo (AQ), conquistando un eccellente secondo posto nella classifica finale a squadre. Nota di ulteriore prestigio è stata poi la comunicazione ufficiale da parte del portavoce della Federazione Italiana Sport Invernali, il Vicepresidente Regionale Pino Mirarchi, che nel 2010, lo Sci Club Montenero, San Giovanni in Fiore, la Sila tutta sarà teatro, per la prima volta nella storia, dello svolgimento di una Finale Nazionale dei Campionati Italiani Giovani! Traguardo questo che potrà rappresentare veramente la svolta in ambito degli sport invernali, per la diffusione del nostro Territorio, delle nostre Montagne, del nostro Parco Nazionale che sarà il palcoscenico di un evento di assoluta grandezza che mai prima d’ora aveva interessato la nostra regione. Tutta l’Italia dello sci nordico sarà riunita a gareggiare sulle piste dell’Altopiano più meridionale d’Europa, con una grande aspettativa di organizzazione: quella che il Montenero in questi venticinque anni si è costruito grazie al sostegno e alla stima di tutti.

Soveria e il WI-FI gratuito

SOVERIA MANNELLI: LA CITTÀ DEL WIRELESS GRATUITO questo è il titolo con cui il quotidiano online ilsole24ore.com ha riportato la notizia dell’inaugurazione del servizio Soveria Wireless.
La notizia è stata pubblicata nella rubrica di prima pagina Cultura e Tempo Libero insieme a una galleria fotografica dedicata alla città.
L’inaugurazione della rete wireless comunale ha attirato l’attenzione di media locali e nazionali, il sindaco Leonardo Sirianni e il vicesindaco Mario Caligiuri hanno dichiarato in proposito:
“La notizia della nuova rete wireless è stata ben accolta dai media locali, ma anche da siti e stampa specializzata nazionale.
Abbiamo raggiunto un buon risultato e siamo convinti che condividerlo con i cittadini e l’opinione pubblica sia parte integrante del nuovo servizio, nella convinzione che sia abitudine e pratica della buona politica quella di fare e poi dire: realizzare progetti e poi condividerne i risultati con i cittadini e la stampa.”

Sviluppo Sila: “Guarda un po chi ti finanzio!”

Cos’è Sviluppo Sila e chi vuole che si sviluppi?

Sila Sviluppo è una società consortile a r. l. a prevalente maggioranza pubblica, la sua missione principale di partenza è stata quella di assolvere alle funzioni di coordinamento e di attuazione del Patto territoriale dell’Altopiano Silano

Quali sono i soci pubblici e privati (si fa per dire)?

Pubblici:
Comune di Acri
Comune di Aprigliano
Comune di Bianchi
Comune di Bocchigliero
Comune di Caloveto
Comune di Celico
Comune di Cropalati
Comune di Crosia
Comune di Figline Vegliaturo
Comune di Parenti
Comune di Pedace
Comune di Rovito
Comune di Casole Bruzio
Comune di Rose
Comune di S. Giovanni in F.
Comune di San Pietro in G.
Comune di Serra Pedace
Comune di Spezzano della Sila
Comune di Spezzano Piccolo
Comune di Trenta
Comunità Montana Sila Greca
Comunità Montana Silana
CCIAA
Lega calabrese Aut. Loc.
Sviluppo Italia Calabria

Privati (?)
CNA
Coldiretti
CIA
Confesercenti
Fed. Calab. B.C.C
Federforeste
Lega Reg.le Coop.
ABM Network Ent. S.p.a

E adesso vediamo un pò chi hanno finanziato. Cliccare qui: nuke.silasviluppo.com/LeImpresefinanziate/tabid/91/Default.aspx

Non vi sembra che qualche nome sia, diciamo, un pochetto ricorrente??
Mah!!

Ah, dimenticavo! Le cifre, se ho capito bene il codice crittografico usato, sono divise per milioni. Sicuramente per non impressionare noi morti di fame! Che sensibilità ragazzi!!!

Viaggio nella memoria

Come individui rappresentiamo persone viventi, possediamo un simbolo, un Io, che si condivide con il mondo esterno abitato da altre persone viventi. Non può esistere un Io senza un Noi, che non sia formato dall’avvertito senso di appartenenza nei molteplici Io, quindi non si può avere memoria privata al di fuori dei sistemi sociali che servono a ritrovare i ricordi personali.

Venuti al mondo senza volerlo, in circostanze per noi accidentali, la nostra vita ha assunto i contorni di necessità improrogabili, perchè a nascere nell’immediato dopoguerra a San Giovanni in Fiore, in una famiglia di poveri contadini, restringeva sempre inesorabilmente il cono delle possibilità di trovare uno sbocco alle misere condizioni di vita dei nostri avi, noi non potevamo sognarci la luna ; le nostre scelte erano estramamente limitate e con ciò avevamo un triste destino : emigrare. Quindi nell’arco di diverse generazioni, molti di noi uscimmo dalle nostre case e non ritornammo mai più, numeri senza nome in qualche irrantracciabile elenco.

Oggi si resta impotenti nei riguardi di ciò che è già stato e avvenuto, la nostra volontà assiste male allo spettacolo del passato, non riesce ad andare a ritroso per cambiarlo, non può infrangere il tempo che fu, che essa non possa camminare a ritroso per molti emigranti ciò che fu è un macigno che la volontà non riesce a smuovere .

Dove sono le persone, i luoghi , gli eventi , le antiche forme di convivenza che ci hanno accompagnato nel corso delle nostre esistenze? Come era il mondo che abbiamo attraversato, il paese in cui siamo nati? Molto spesso e con forti emozioni l’emigrante ritorna a ritroso del tempo che fu, ad un passato che si dipana attraverso percorsi personali della memoria, dai quali si ricava segni e simboli per riappropriarsi del nostro antico modo di vivere .

Personalmente ricordo il paese della mia infanzia diviso in rughe : i Cappuccini, la Difesa, la Costa, la Vianovasuttana, u Scigato, il Timpone , u Timpariellu, la Filippa, il Corso , i Catoia, la Piazza, il Monastero, u Cuschinu, l’Ariella etc. Tutte erano come contrastanti stati, con le proprie tradizioni, le proprie leggi, ognuna la sua fierezza, ciascuna la propria nobiltà, reciprocamente considerata l’unica e la più importante.

La propria ruga di appartenenza era il punto di partenza e di riferimento per stabilire la nostra posizione nel paese e il nostro rapporto con gli altri paesani, era qualcosa di unitario dove le cose avevano il proprio significato in quanto i rapporti erano connessi con tutta la comunità. Si viveva insieme e insieme si traevano i mezzi di sostentamento da una terra avara. I doveri di buon vicinato e di reciproca assistenza erano inerenti alle misere condizioni di tutti, erano obblighi a cui nessuno poteva sottrarsi senza il timore di essere tagliati fuori dalla comunità della ruga; consisteva nella capacità di compiere ogni cosa insieme , nel rapporto comune che tutto regolava . Questo spirito di autosufficienza e lo spirito comunitario della ruga ci conferiva anche un senso di stabilità costringendo, ahimè, ogni generazione a ripercorrere il cammino delle precedenti.

Nonostante numerose opinioni in contrasto alle mie , la maggior parte delle nostre storie sono state di stenti , di separazioni e ricongiungimenti con parenti e paesani, di duro lavoro, di sofferenze, di spaesamento linguistico , di solitudine. Se il Paese del Rimpianto per molti rimane San Giovanni in Fiore in quanto loro ideale patria elettiva, la Nuova Terra deve essere per loro altrettanto bella , perchè la vita rimane sempre bella , almeno nella misura in cui il destino umano è soccorso dalla vigile memoria del passato e cosa , per me , più importante dalla prospettiva dell’avvenire.

Tony Arcuri

PD: Affari con il vento in poppa

Il disboscamento della Sila, le inchieste su Valle Crati e adesso anche quella sull’eolico, tutto contribuisce col far diventare più nitidi i contorni di qualcosa di torbido che coinvolge la Provincia di Cosenza e la Regione Calabria. Se non fosse coinvolto pesantemente il centro sinistra, i decreti di scioglimento degli enti interessati sarebbero stati emessi da tempo.

L’articolo, di seguito riportato, è tratto dal quotidiano “La Provincia Cosentina” del 25 Luglio 2008.

Inchiesta sull’eolico, trema il Partito Democratico

25/07/08 – Paola
Nell’indagine sarebbero coinvolti anche esponenti diessini, dei Verdi e di centro. Il sostituto procuratore di Paola Eugenio Facciolla pronto a depositare i documenti raccolti

Cinque imprenditori sospetti, quattro consiglieri regionali, tutti di area Pd ( almeno all’epoca dei fatti anche se uno, non più assessore regionale, oggi milita nell’Udc) molti dirigenti regionali e l’intera Commissione di Valutazione Impatto Ambientale su cui i fari continuano ad essere puntati. Sono le persone coinvolte nell’inchiesta
sull’energia eolica coordinata dal sostituto procuratore della repubblica di Paola , Eugenio Facciolla, ormai prossimo a depositare la conclusione dell’indagine . Un quadro a tinte fosche con in mezzo una torta di finanziamenti per decine di milioni di euro. Sullo ffondo il grande obiettivo dei certificati verdi, attraverso i quali l’Enel acquistava l’energia, con contratti almeno ventennali , dai vari fornitori . Per Facciolla c’era un vero e proprio disegno criminale che vedeva uniti faccendieri , consiglieri regionali , dirigenti, burocrati e prestanomi divenuti imprenditori allo scopo di usurpare finanziamenti cospicui . Si attende di sapere quale ruolo aveva in tutta la vicenda Renato D’Andria , l’ex segretario nazionale del Psdi, imprenditore, più volte finito nei guai giudiziari per dossieraggio illegale, legato da rapporti di società con un assistente dell’ex assessore regionale Diego Tommasi . Proprio in relazione all’ex titolare della delega ambientale c’è la curiosità di sapere se esista un coinvolgimento diretto o se il grado di cointeressenza fra il suo ex assistente e D’Andria (acclarato da una serie di attività edilizie in comune e dal tentativo, poi fallito, di acquisire l’Hotel San Francesco a Rende ) non riguardi sue responsabilità Facciolla avrebbe una serie di elementi che confermerebbero le dichiarazioni rese in istruttoria dall’ex
Presidente del Cosenza Calcio, Mauro Nucaro . L’uomo ha indicato in Giancarlo D’Agni, un ex operaio divenuto nel giro di pochi anni imprenditore , l’uomo legato ai poteri forti della Regione , capace di acquisire commesse di importanza internazionale ( il mandato della Erg della famiglia Garrone ) e di esercitare una sorta di monopolio nel settore .

Continua su La Provincia Cosentina del 25/07/08

San Giovanni in F.: Bertolaso Bacchetta il Comune

Bertolaso in occasione della presentazione del rapporto “Ecosistema Incendi 2008”, presentato ieri a Roma da Legambiente e dal Dipartimento di Protezione Civile, in vista della campagna di prevenzione di questa estate, ha espresso serie critiche all’amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore rimarcando gravi carenze nel piano per la prevenzione degli incendi. Questo è molto grave se si considera che il comune ha un grandissimo demanio gran parte del quale gravita nell’area del Parco Nazionale della Sila.

Le critiche di Bertolaso, tecnicamente motivate, fanno riferimento all’incendio scoppiato lunedì scorso 7 Luglio all’interno del tessuto urbano che ha dato filo da torcere alla protezione civile intervenuta con ben due elicotteri e un canadair. Bertolaso ha riferito che i mezzi aerei della protezione civile sono arrivati subito sul posto (nei pressi della Caserma dei Carabinieri) ma è mancato il supporto adeguato a terra. Questo malgrado nel grande comune silano siano presenti centinaia di forestali che spesso non si riesce ad impiegare in servizi utili al territorio. La gestione dell’intervento da terra è stata così maldestra ed approssimativa che il fuoco si è ripresentato all’indomani nello stesso punto.

I mezzi aerei della protezione civile, per la mancanza sul posto di bacini comunali predisposti per lo spegnimento degli incendi, hanno attinto dal depuratore dell’Arvo, riportando su, a Serra Cappuccini, quello che le fogne avevano già portato a valle.

Sulla questione è intervenuto il deputato locale del PD Franco Laratta rivoltando la frittata. Ascoltare interi LP di Mina di questi tempi deve avere effetti devastanti sulla lucidità mentale. Laratta ha stigmatizzato l’intervento di Bertolaso colpevole di aver bastonato i suoi amici di merenda lamentando mancanza di coordinamento tra la protezione civile e gli enti territoriali. L’amico Franco deve aver dimenticato il detto popolare dell’asino: è inutile fischiare se la bestia non ha intenzione di bere. E gli amministratori di San Giovanni, impegnati da anni in lotte intestine nello spartirsi la bruschetta, non hanno certo tempo per seguire le direttive della protezione civile tra l’altro a loro aliena.

E poi, a cosa può servire la prevenzione degli incendi? Perché spendere soldi per qualcosa che non ha futuro?
Infatti, se continuerà il disboscamento sistematico della Sila ad opera dell’Ecomafia Comunista (guardare quello che transita sulla 107 per credere), dei boschi in Sila rimarranno solo le fotografie.
E poi non è vero che il comune di San Giovanni in Fiore sia così inefficiente. Forse mancheranno le strutture antincendio ma abbiamo la più grande discarica di monnezza della Calabria. Una discarica che serve, praticamente, l’intera provincia di Cosenza!!!!!!!!!

Luigi Spadafora
10 Luglio 2008

Chi mangia nella Provincia!

Oggi 25 Giugno la Provincia Cosentina ha pubblicato un interessante articolo che proponiamo agli utenti che non hanno avuto modo di leggerlo.

Consulenti alla Provincia, ecco l’elenco

Trasparenza nella PA: incarichi per migliaia di euro sotto la voce “supporto strutture” e “programmazione” 

Nella griglia degli spendaccioni non poteva mancare la Provincia di Cosenza che accanto alle 3 consulenze di Brindisi e 3 di Caserta si attesta con ben 47 incarichi sovvenzionati dall’ente nel 2006. Per un impegno di spesa pari a 707 mila e 560 euro e 540 mila e 560 euro effettivamente erogati. Gli usi e i costumi dello staff del presidente Mario Oliverio si manifestano in termini di cifre, nomi e bizzarre descrizioni. I numeri emblematici si concentrano nel settore tecnico “Supporto strutture, programmazione, studi e progetti infrastrutturali, stradali”. Sotto questa unica voce la contabilità della Provincia si svena con una previsione di spesa annua di 170 mila e 488 euro. Realmente erogati 145 mila e 44 euro. Circa 300 milioni di vecchie lire. In cima alla lista dei super pagati troneggia Battista Iacino che nel 2006 ha incassato dall’ente 80 mila e 784 euro. Sarebbe il responsabile del settore. Non è certa la natura del suo ruolo visto che lo schema resta vuoto nel riquadro dell’incarico. Brevi cenni biografici su Iacino. Ex assessore regionale Psi, ingegnere capo dell’Anas coinvolto nella vicenda giudiziaria, detta operazione “Tamburo”, l’inchiesta sui lavori della A3 Sa-Rc. Nello stesso progetto figura anche Michele Fida la cui consulenza è costata alla Provincia 21 mila e 420 euro, seguito da Luigi Rende che in qualità di tecnico ha percepito la medesima cifra. Parimerito anche Gianluca Morrone, figlio di Bruno che pare sia il segretario particolare del presidente del Consiglio provinciale Francesco Principe. 

Fonte: www. laprovinciacosentina.it/portale/view_notizia.cfm?Q_TEM=POLITICA&Q_ID=3928