Requiem per Prodi

Prodi lascia gli incarichi nel PD. Abbiamo trovato questo documento nel sito www.beppegrullo.it e non vogliamo privare i nostri utenti della gioia di fruire di un documento da non dimenticare:

Prodi lascia ….

Non ti dimenticheremo! Lo piangono affranti tutti i rumeni d’Italia!!!

“Io ho gia dato: 20 anni di politica e gli ultimi con Sircana sempre alle spalle!! Pericolosamente vicino!!! Vorrei vedere il Berlusca. Lui ha la Carfagna e la Prestigiacomo ai fianchi e dietro Bonaiuti palesemente minidotato e con disfunzione erettile conclamata!!!”

Il suo Governo, se pur breve, verrà ricordato come quello dei record. Riportiamo una carrellata di cifre relative ai suoi Prodigi, alle sue Prodezze.

Prima di Lui l’Italia era un mortorio. Appena insediato ha pensato bene di liberare 30 mila galantuomini, come belve nel Colosseo! A Napoli, e non solo, è cominciata la festa! Capodanno ogni notte! Meglio di un western alla Sergio Leone e tutto …. gratuito! Malviventi che si sparano notte e giorno tra cumuli di rifiuti! Uno spettacolo coinvolgente così interattivo che, ogni tanto, anche qualche spettatore si becca un proiettile!

Ma i migliori non si fermano ai primi risultati! E così che Prodi iniziò a importare romeni di ogni specie ma tutti selezionati. L’Italia si ravvivò in poco tempo. Dopo il genio di Sergio Leone, Prodi, superò quello di Stanley Kubrick: arance meccaniche per tutti!

Venne l’ora delle tasse. 70 nuove tasse in un botto. E poi dicono che la creatività non appartiene più alla sinistra italiana. Provateci voi a inventare 70 nuove tasse! Ricordate però che la carta igienica bollata e il dazio sulla pipì sono state inventate da Otello Prefazio negli anni 70. Non fatevi venire in mente etilometri che misurano il volume d’aria respirata perché in alcuni luoghi questi non potrebbero funzionare. Infatti, in Campania, grazie a Pecoraro Scanio (più Pecoraro che Scanio), l’uomo che voleva disinquinare il mondo intero, l’ossigeno non esiste più: è solo puzza!

Quando il mare è in tempesta solo i migliori riescono a mantenere la giusta rotta. Fu così che alcune pecorelle smarrite persero il senso dell’orientamento e indagarono anche in una direzione non gradita. Ma Prodi non si perse d’animo e cacciò via le mele marce prima che potessero infettare le altre o potessero far danni. Furono così allontanati dai loro posti la Forleo, De Magistris e il generale Speciale che, per Prodi, di speciale aveva ben poco!

Qualcuno disse che solo Mussolini, vedi “guerra del grano”, poteva ottenere incrementi a tre cifre nell’amministrazione dello Stato in un solo anno. Prodi non volle essere di meno e in batter d’occhio riuscì ad raddoppiare il numero delle auto blu. Due milioni di auto blu in Italia. La nostra nazione vince il confronto contro tutto il mondo intero!!! Abbiamo più auto blu noi che tutte le nazioni del mondo messe insieme!

Prodi perdonami se non ho ricordato tutti i tuoi Prodigi ma devo andare a lavorare. Tu dolcissimo crown travestito da mortadella gigante stai andando via, tu e il tuo magnifico circo con tanti pinocchi e artisti fenomenali: Caruso il mangiatore di fuoco con le sue bottiglie infiammabili, Sircana il pinocchio con la sua lunga prominenza a quota un metro dal pavimento, Luxuria vestito sempre come a carnevale che invade il bagno delle donne del Parlamento come se fosse alla scuola materna, …….

Ci mancherai Romano. Ci siamo divertiti un sacco (di mondezza). E mentre tu vai via con la tua bicicletta seguita da un stuolo di 2 milioni di auto blu, con ai margini della strada cumuli di rifiuti, in un’aria che è un eufemismo dire irrespirabile, con i coreani e i cinesi che ci ridono alle spalle, non può che scenderci, sulla guancia, una lacrima …… di felicità!!!!!

Parte l’attività nazionale dello sci di fondo

Parte e ….alla grandissima, la lunga stagione di gare nazionali dei fondisti del nostro Club. Sabato e Domenica prossimi sulla mitica pista di Lago di Tesero in Val di Fiemme, già sede dei Mondiali, del Tour de Ski e delle fantastiche edizioni della Marcialonga, per la prima volta saranno in gara nella manifestazione Internazionale abbinata al Trofeo Topolino cinque nostri portacolori. Tra gli oltre mille atleti al via, Giovanni Romano, Giulio Gallo, Gianni Oliverio, Dario e Gianluca Straface, saranno i cinque atleti selezionati dallo Sci Club Montenero a difendere automaticameante i colori del CAL. Non hanno certamente avuto vita facile nella marcia di avvicinamento alla gara con la grossa penuria di neve, ma come sempre i ragazzi non hanno mai mollato la concentrazione; nebbia, pioggia, vento e tutto il rersto non hanno sicuramente intaccato la loro volontà di essere partecipi alla splendida occasione insieme al resto del gota del fondismo giovanile Italiano che se la vedrà con i coetanei di mezza Europa, infatti in gara anche Slovenia, Svizzera, Austria, Francia, Estonia, Germania e per la prima volta anche Norvegia e Finlandia. Un palcoscenico , in questa occasione,che a definire quasi mondiale ci manca pochissimo, e loro lo sanno, lo sentono, lo vivono, gli si legge negli occhi la voglia di fare bene ma allo stesso tempo il timore di sbagliare. Tutt’intorno ai ragazzi in queste ultime settimane si è cercato di fare il vuoto per non dare eccessivo peso e responsabilità ad una gara che resta sempre e comunque una splendida giornata di sport… ma è inutile dire che ovviamente noi adulti per quanto bravi pensiamo di essere a nascondere l’emozione, in questo caso siamo attraversati dallo stessa energica scossa che spingerà al colpo dello starter i mille e più ragazzi protagonisti di uno spettacolo che si preannuncia entusiasmante. Ovviamente aspettative e previsioni sono impossibili in quella che per il fondo meridionale è la prima esperienza in assoluto, esserci è già stato un grosso traguardo..vedremo dopo il “Traguardo” di Lago di Tesero quale sarà il commento più adatto. Per ora ci godiamo l’attesa.

Pino Mirarchi
Sci Club Montenero

Lo sci di fondo nazionale sceglie la Sila

Lo sci di fondo nazionale continua a scegliere la Sila.
Questo potrebbe tranquillamente essere un titolo giornalistico azzeccato per commentare un’ulteriore soddisfazione che la Federazione Italiana Sport Invernali ha inteso concedere allo Sci Club Montenero di San Giovanni in Fiore.
Erano rimaste in quattro diverse società per assegnare due diverse importanti manifestazioni di carattere nazionale. Importanti per il valore tecnico ma anche la formula sperimentale delle gare in programma: una sprint ed una individuale.
Alla fine la FISI ha sostanzialmente scelto le prime due società appenniniche delle graduatorie nazionali per assegnare l’organizzazione degli eventi: all’Unione Sportiva Pescocostanzo va l’organizzazione del Campionato Italiano Giovani Sprint con abbinato una Nazionale Giovani previsto per il 16 e 17 Febbraio e allo Sci Club Montenero l’organizzazione dell’unica tappa meridionale del Criterium Italiano 2008 valevole per l’assegnazione del Trofeo Interappenninico 2008 con abbinata selezione per la Coppa Italia per il 23 e 24 Febbraio.
In questo caso ancora due gare, una sprint skating al Sabato, con la splendida e affascinate possibilità di finale in notturna e l’altra Domenica mattina individuale a skating appunto.
Sicuramente ha pesato nella scelta per l’assegnazione degli eventi, tutto il palmares organizzativo e l’albo d’oro che i due clubs possono vantare, con un giusto e riconosciuto qualcosa in più degli abruzzesi, che lo scorso anno sono stati capaci di portare a casa la medaglia d’oro della staffetta Ragazzi e l’argento individuale della medesima categoria oltre a innumerevoli podi nazionali ed internazionali;
dal canto loro i dirigenti del “Montenero” accolgono entusiasti questa ennesima prova di fiducia che la FISI dà allo staff silano vedendosi assegnare la prima esperienza di una gara sprint nazionale nel meridione, con possibilità di effettuare una spettacolarissima finale in notturna e si dicono enormemente soddisfatti della piattaforma organizzativa messa a cantiere per questi eventi, riconoscendo l’insostituibile collaborazione e spinta organizzativa che Comunità Montana Silana, Comune di San Giovanni in Fiore e Provincia di Cosenza in testa, hanno dato al lancio di questo spettacolo sportivo sul palcoscenico nazionale.
Affianco a questo, così come hanno sempre dimostrato di fare, non mancheranno il loro sostegno la Regione Calabria, il Parco Nazionale della Sila e l’ARSSA nelle varie forme di sostegno all’evento che verranno approntate per la migliore riuscita dell’organizzazione.

Comunicato Stampa
Sci Club Montenero

Regione, aumentano gli inquisiti.

Quella della regiona Calabria non è più la maggioranza del centro sinistra, è la maggioranza degli inquisiti!

Infatti, altri due consiglieri regionali del centro sinistra sono stati iscritti nel registro degli indagati. Si tratta di Antonio Acri (Ds) e Mario Maiolo (Dl). L’ipotesi accusatoria per Acri e Maiolo è associazione a delinquere e truffa e riguarda il loro coinvolgimento nell’inchiesta sulla gestione della società informatica Tesi. Inchiesta che aveva già portato all’emissione di 19 avvisi di garanzia fra i quali i sindaci di Cosenza, Salvatore Perugini, e di Rende, Umberto Bernaudo.
La Tesi, società informatica a partecipazione mista pubblico-privata creata dalla Regione sulle ceneri dela Crai, è in grave crisi per mancanza di commesse. Sulle sue vicende societarie e sugli appalti ottenuti dalla Regione sta indagando, da tempo, la Procura di Catanzaro. Per Acri e Maiolo, oltre che per le altre 19 persone coinvolte nell’ indagine, il sostituto procuratore Luigi de Magistris ipotizza i reati di associazione per delinquere e truffa in merito alla concessione e all’utilizzo da parte della Tesi di finanziamenti erogati dall’Unione europea, dallo Stato e dalla Regione Calabria.
Nella stessa inchiesta, coordinata dalla Procura di Catanzaro, sono indagati il vice presidente della Giunta regionale Nicola Adamo, e la moglie, Enza Bruno Bossio. I due consiglieri, Acri e Maiolo, all’epoca dei fatti erano rispettivamente presidente e vicepresidente della Provincia di Cosenza.

Dopo tutto quello che sta succedendo è inspiegabile come mai non si è sciolto ancora il consiglio regionale per infiltrazioni mafiose!

Fate il Ponte e non la guerra!

Fate il Ponte e non la guerra! E’ uno degli slogan con cui migliaia di manifestanti, in un corteo per le strade di Roma, hanno chiesto al governo di non abbandonare il progetto del Ponte sullo Stetto.

Un’opera essenziale per lo sviluppo economico e turistico della Sicilia e dell’intero Sud d’Italia. Un’opera che avrebbe ricadute positive anche sul turismo in Sila alimentato da un flusso non indifferente di visitatori siciliani.

Il ponte sullo Stretto è una delle paranoie del governo di centro-sinistra che si oppone adducendo ragioni di tipo ambientalista ma che in realtà mira a dirottare le enormi risorse verso altri lidi.

Di seguito riportiamo un articolo diramato dall’Ansa sulla manifestazione odierna a favore dell’opera.

MANIFESTAZIONE PRO-PONTE SULLO STRETTO A ROMA

ROMA – ‘Giu’ le mani dal Ponte’ e’ lo slogan gridato dai manifestanti che da Piazza Venezia hanno sfilato lungo via del Corso per raggiungere Piazza Colonna dove e’ gia’ partita la protesta perche’ il Ponte sullo Stretto di Messina venga realizzato.

In migliaia hanno sfilato e hanno raggiunto Palazzo Chigi: sono arrivati da Sicilia, Calabria e Sardegna, in pullman, in treno e in aereo per la manifestazione, promossa dal Movimento per l’autonomia. Sono centinaia le bandiere dell’MPA e quelle con i simboli della regione siciliana che sventolano davanti alla sede del Governo.

I manifestanti si sono sistemati oltre le transenne che delimitano l’area davanti Palazzo Chigi mentre i leader politici hanno oltrepassato gli sbarramenti. E’ presente, tra gli altri, Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l’autonomia, eurodeputato e presidente della Provincia di Catania.

FINI, SE C’E’ DEMOCRAZIA S’HA DA FARE

‘La democrazia significa rispettare il volere del popolo. Basterebbe che a Palazzo Chigi avessero presente questo e la discussione sul Ponte sullo Stretto sarebbe finita: se c’e’ democrazia il ponte s’ha da fare’. Lo ha affermato Gianfranco Fini, presidente di An, parlando alla manifestazione a favore del Ponte sullo Stretto, organizzata dal Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo e dalla Cdl siciliana, in svolgimento davanti a Palazzo Chigi. Fini, che ha espresso la sua solidarieta’ ‘al popolo siciliano che merita di essere ascoltato’, ha sostenuto la necessita’ che ‘si faccia quanto si e’ fatto in Val di Susa per la Tav’, cioe’ confrontarsi con i cittadini.

A margine della manifestazione, Fini ha quindi spiegato i motivi della sua adesione alla manifestazione: ‘Sostengo la decisione di costruire il ponte sullo Stretto per tre ordini di motivi: innanzitutto nessuno puo’ discutere l’importanza strategica di un’opera che darebbe un’immagine diversa della Sicilia rispetto a tanti luoghi comuni; in secondo luogo – ha proseguito – ci sarebbe un ritorno occupazionale; e infine, con buona pace di chi non l’ha capito, il ponte da solo non lo ha mai pensato nessuno. Pensiamo al ponte nell’ambito di un grande intervento infrastrutturale’. Quanto all’ipotesi di indire un referendum in Sicilia sulla realizzazione di quest’opera, Fini ha richiamato ancora una volta la necessita’ di ‘ascoltare la gente’.

SCHIFANI (FI),GOVERNO PRODI VUOLE COLPIRE SUD

‘Il Governo Prodi vuole colpire il Mezzogiorno perche’ non l’ha votato’. Interviene cosi’ il presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani alla manifestazione, promossa dal Movimento per l’Autonomia, in favore della costruzione del ponte sullo stretto di Messina. ‘Noi vogliamo lo sviluppo e porteremo la questione in Parlamento – continua -. Quelle aule sono la casa degli italiani dove adesso il presidente del consiglio Romano Prodi non vuole andare’.

PECORARO, MANIFESTAZIONE INUTILE

‘E’ paradossale che nella settimana europea sulla mobilita’ sostenibile si parli di opere faraoniche inutili’. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio in merito alla manifestazione in corso a Roma per il Ponte sullo Stretto, parlando a margine del convegno organizzato dal Ministero dell’Ambiente su ‘La citta’ senza la mia auto’. ‘Servono ferrovie e completamento di strade . La manifestazione di oggi – ha sottolineato Pecoraro – e’ piu’ un’attivita’ demagogica legata ai tanti interessi che stanno dietro a quest’opera. Manifestino invece contro lo smog’. Secondo il ministro quella della mobilita’ sostenibile urbana ‘e’ una delle opere pubbliche prioritarie per il Paese’.

http://www.ansa.it

Compagneros di Calabria

Che quella di Loiero era la giunta peggiore di tutta la storia della Calabria ve lo avevamo anticipato in tempi non sospetti prima che i Compagni di Merenda iniziassero ad “operare”. Adesso è difficile tenere il conto di tutte le porcherie che stanno venendo fuori. Riportiamo di seguito un articolo del Giornale che fa una carrellata, fino ad oggi, di tutte le vicende incredibili che vedono protagonisti, loro malgrado, i più rappresentativi uomini del centrosinistra calabrese.
Abbiamo aggiunto, per migliorarne la leggibilità, dei sottotitoli all’articolo visto il groviglio degno del più fantasioso autore di telenovelas.

Calabria, tutti gli scandali che imbarazzano l’Unione 

di Gian Marco Chiocci

Il tanto osannato «modello Calabria» non è più un esempio. Nemmeno a sinistra. L’asserita «onda nuova», lunga e trasparente della giunta di Agazio Loiero si è infranta da tempo su scogli giudiziari dove arrancano fedelissimi uomini di partito e trasformisti in perenne transumanza.
Nicola Adamo
L’informazione di garanzia per associazione a delinquere, truffa e abuso d’ufficio recapitata al vicepresidente del consiglio regionale, il diessino Nicola Adamo, è solo l’ultimo schiaffo a un’amministrazione ormai allo sbando, prossima al rimpasto, con due partiti (Dl e Ds) che paradossalmente rischiano di sfruttare le rispettive disgrazie per provare a frenare lo strapotere del Presidente che dopo aver girovagato da un partito all’altro s’è messo in proprio sponsorizzando la lista Codacons-Consumatori.
La giunta Loiero ha ormai serissimi problemi di immagine, di tenuta politica, di credibilità. E non solo perché le preveggenti denunce della vicepresidente della commissione Antimafia (Angela Napoli di An) stanno trovando riscontro, o perché il più recente affondo dell’ex ministro Maurizio Gasparri («la sinistra calabrese ormai affonda nella melma, il consiglio regionale va sciolto») rilancia a livello nazionale la questione morale calabrese, bensì perché ormai i terremoti giudiziari sono all’ordine del giorno.
Franco Pacenza
Il 16 agosto, il capogruppo della Quercia in consiglio, Franco Pacenza, è stato arrestato per concussione nell’ambito di un’indagine della procura di Cosenza sulla gestione di finanziamenti della Ue destinati alla realizzazione di insediamenti industriali.

In suo soccorso s’è materializzato il sottosegretario all’Interno, il ds Marco Minniti che in un’intervista del 21 agosto ha espresso la «sensazione» di un «errore giudiziario». Una settimana dopo il tribunale della libertà ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare e scarcerato l’indagato.
Domenico Crea
A imbarazzare il centrosinistra c’è soprattutto l’ingombrante ombra di Francesco Fortugno, assessore alla sanità, uomo della Margherita, assassinato a metà ottobre del 2005. Le voci sui mandanti eccellenti si rincorrono anche in queste ore sulla scia dei veleni che colpirono Domenico Crea, primo dei non eletti (subentrato alla vittima) già sfiorato dalle confessioni del pentito della ‘ndrangheta Nucera. Nelle indagini su Fortugno il nome di Crea spunta perché tal Giuseppe Marcianò, amico di uno dei killer e precedentemente arrestato per armi e droga, aveva lavorato alla sua segreteria politica. Successivamente in manette c’è finito il padre, Alessandro Marcianò, caposala dell’ospedale di Locri.
Enzo Sculco
Un problema rischia poi di diventare la vicenda di Enzo Sculco, capogruppo della Margherita alla Regione, arrestato il 2 aprile 2001 quand’era vicepresidente della Provincia di Crotone per corruzione, turbata libertà degli incanti, estorsione e truffa. Si aspetta la Cassazione: se confermerà le condanne, Sculco dovrà abdicare.
Pietro Amato
Quanto a Pietro Amato, presidente della commissione sanità, a dicembre ha subito in ufficio una perquisizione dei carabinieri.
Pietro Giamborrino
Nell’operazione «Rima» contro la cosca Fiarè è stato invece inquisito Pietro Giamborrino, consigliere regionale della Margherita e componente della commissione antimafia regionale.
Leopoldo Chieffallo
I detrattori di Loiero nel calderone mettono inoltre Leopoldo Chieffallo, consigliere regionale del nuovo Psi, in manette nel ’94 per lo scandalo di uno stabile di proprietà dell’Esac: in sede penale la posizione di Chieffallo si è prescritta, in sede contabile è subentrata la condanna.
Cosimo Cherubino
Assolto penalmente, meno eticamente per i suoi incidentali rapporti con esponenti della criminalità, è Cosimo Cherubino, consigliere regionale dello Sdi, il cui nome viene evocato da alcuni mafiosi sott’intercettazione in correlazione al boss Antonio Commisso.
Antonio Borrello
C’è poi Antonio Borrello, consigliere Udeur, già sindaco di Pizzo Calabro quando un decreto del presidente della Repubblica mise il sigillo sull’illegalità diffusa nella sua amministrazione. Si ritrova nei pasticci con la Corte dei conti per i regali di rappresentanza del Natale 2003.
Pasquale Tripodi
E ancora. Pasquale Tripodi, assessore regionale Udeur, è finito in tv per aver fatto assumere le cugine nel Concorsone regionale, e su L’Espresso per l’amicizia con tal Fortunato Laface, sorpreso con bombe a mano e pistole.
Sergio Stancato
E che dire di Sergio Stancato, ex assessore all’Ambiente, oggi consigliere con Mastella, transitato per il carcere il 7 maggio 1988 per una storia di tangenti? Mario Pirillo, assessore all’Agricoltura, dai suoi problemi ne è uscito indenne. In primo grado. 

da http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=117005

San Giov. in Fiore: una città in liquidazione!

Non si era ancora spento l’eco del clamore suscitato dalla notizia della alienazione dello storico nome “Silana” che da 60 anni identificava la squadra di calcio di San Giovanni in Fiore, che ne è arrivata un’altra ben più grave notizia.

Infatti, pare, che in base al piano sanitario presentato dal Direttore Generale dell’ASL 5, il tedesco Schael, l’ospedale di San Giovanni in Fiore, si avvia verso una insesorabile chiusura!

Vengono soppressi interi reparti accorpandoli a Crotone, a San Giovanni resterà un Presidio Unico praticamente un buon pronto soccorso! Oltre all’impoverimento dei servizi sanitari, si apre una falla paurosa di carattere economico e viene meno l’ultimo presidio importante dello stato in Sila.

I dirigenti voluti da coloro che, pochi mesi, fa durante l’amministrazione di centro-destra della regione, rivendicavano a gran voce il potenziamneto del mosocomio, vanno, ora, verso una direzione completamente opposta! Vogliamo comunque evitare facili polemiche politiche, sicuramente strerili in quanto, nel grosso centro silano non esiste neanche una opposizione politica e i risultati elettorali hanno una fisionomia bulgara.

Il ridimensionamento drastico dell’ospedale porterà conseguenze devastanti. La popolazione finirà con il diminuire di qualche migliaio di unità e si accentuerà l’esodo dei cittadini iniziato con l’epilogo vergognoso della vicenda della mancata adesione alla provincia di Crotone. Gran parte della popolazione attiva, infatti, non crede più ad uno sviluppo possibile in una città, tra l’altro, indebitata per molti decenni ancora.

San Giovanni in Fiore si avvia a diventare sempre di più una città fantasma, sempre più vuota. Secondo alcuni, fallisce per i prossimi secoli, il tentativo stesso di urbanizzare l’Altopiano!

Benvenuto a Joe Manchin III

Riceviamo da François-Xavier Nicoletti di HERITAGE CALABRIA e pubblichiamo il saluto al Governatore del West Virginia, Joe Manchin III in occasione della sua visita a San Giovanni in Fiore


“HERITAGE CALABRIA”
Associazione degli Emigrati
Emigrants’ Association
“onlus”

A Joe Manchin III, Governatore del West Virginia

“Ho voluto incontrarVi, perché io la Calabria ce l’ho nel cuore !”.

Queste sono le Vostre parole, rivolte al nostro Vice-Presidente Francesco Fortugno, il giorno del Columbus Day.

Francesco Fortugno non è qui per accoglierVi, come promesso, ma dovete sapere, caro Governatore, che Francesco Fortugno risorge ogni qual volta noi Calabresi emigrati pensiamo a lui, perché anche lui come Voi, come noi, la Calabria ce l’aveva nel cuore. Le sue parole, a New York, sono state per noi emigrati calabresi, per Voi, figlio d’emigrati, un inno d’amore, d’orgoglio, di pace !

Noi, emigrati e calabresi, Vi diciamo grazie, a Voi e a Francesco Fortugno, grazie di considerare questa nostra terra che ancora si cerca, parte del Vostro cuore… perché cuore è AMORE e AMORE è resurrezione, speranza, gioia di essere buoni, gioia di vivere, lavorando e producendo nel rispetto delle regole e delle leggi come hanno sempre fatto i Calabresi emigrati, in giro per il mondo !

Oggi Voi siete in Calabria e io sono certo che ora capite cosa voleva dire Vostro nonno quando Vi parlava in continuazione e con impeto, come io faccio con il mio nipotino a Parigi, di questa terra, dove era nato e vissuto giovane e fanciullo!

Avete ragione di ripeterci sempre “che non dobbiamo dimenticare chi siamo, ma non dobbiamo anche dimenticare chi possiamo diventare, chi potremo essere in futuro” !

Grazie, Governatore Joe Manchin, di questo Vostro messaggio alla Calabria e a noi emigrati, di questo messagio d’AMORE che ci unisce !

Grazie.

François-Xavier Nicoletti

English release:

“HERITAGE CALABRIA”
Associazione degli Emigrati
Emigrants’ Association
“onlus”

To Joe Manchin III , Governor of West Virginia

“I wanted to meet you, because I have Calabria in my heart !”

These are the words you said to the Vice-President of our State, Francesco Fortugno, on Columbus Day.

Francesco Fortugno is not here to welcome you, as promised, but Francesco Fortugno, Mr. Governor, is certainly amongst us every time that we Calabrians who have emigrated abroad think of him, because as you and all of us he also had Calabria in his heart.

His words in New York were for us who have left Calabria and for you, son of emigrants a hym of love, a hym of pride and also a hym of peace !

We, as emigrants and Calabrians, must thank you, Mr. Governor and Francesco Fortugno for still keeping Calabria, this territory of ours that is still in search of itself, in your heart, because the heart holds love and love is resurrection, it is hope, it is the joy of being good people, and it is the joy of living, of working, and of being productive with respect for the rules and laws as Calabrian emigrants have done around the world.

Today you are in Calabria and I am sure that you can understand what your grandfather meant when he continuously and so enthusiastically told you about the land where he was born and raised as a young boy, just as I now tell my own grandson in Paris.

You are right when you say that “we should not forget who we are, but we should also not forget who we can become, whom we could be in the future” !

Thank you, Governor Joe Manchin, for bringing your message to Calabria and to all of us as emigrants of Calabria;
A message of love that unites us !

Thank you.

Francois-Xavier Nicoletti

Joe Manchin tra i “Magnifici Cento”

HERITAGE CALABRIA”
Associazione degli Emigrati
Emigrants’ Association
“onlus”

MOTIVAZIONE AWARD “I Magnifici Cento”

Nel 1947, nasceva a Farmington nel West Virginia, Joe (Giuseppe) MANCHIN (MANCINA) III.
Terzo, perché il Primo, suo nonno, aveva raggiunto, ancora in tenera età, i suoi cugini in America, partendo da San Giovanni in Fiore con altri parenti.

Da Napoli, la nave “Neckar” arrivò a Ellis Island il 6 Febbraio 1905 e i nostri emigranti sangiovannesi, può darsi, che non si resero conto che gli agenti della dogana avevano aggiunto un’H e fatto sparire l’A finale del loro cognome.

Così Mancina diventa Manchin e i nostri sangiovannesi raggiunsero Fermington, dove gli altri cugini e parenti (paranome “Chellu”) si erano stabiliti, lavorando come minatori.

Il nonno di Joe cresciuto nell’ambiente degli emigrati calabresi si distinse subito, aprendo, giovanissimo, un piccolo negozio di alimentari nei pressi delle miniere, ingrandendosi sempre di più e aprendo poi dei mini-stores di mobili, di tappeti e di arredi.

Sposò una sangiovannese, Caterina Rasco, che era emigrata all’eta di 7 anni e ne aveva 13 quando diventò una Manchin e nacquero Giovanni, il padre del Governatore, che diventa un grande commerciante occupandosi del business del padre, lo zio Giuseppe e lo zio Antonio che diventò “Secretary of State” del West Virginia.

Così Joe Manchin III si laurea presso l’Università della Virginia Occidentale, in sciences della pubblica amministrazione e diventa pure un grande campione di football americano.
Giocando, si ferì gravemente e dovette abbandonare lo sport prima dell’inizio della carriera.

Era forse il destino che decideva che Joe Manchin non sarebbe stato un celebre campione di football ma un grande politico.

E così fu.

Eletto nel 1984 alla Camera dei Delegati del West-Virginia fu di nuovo eletto Senatore nel 1986 fino al 1992.

Nel 1996, fu candidato a Governatore e arrivò al secondo posto con molto successo.
Questo gli permise nel 2000 di diventare Secretario di Stato facilmente.

Nel 2004, fu eletto trionfalmente Governatore del West Virginia.

Nel 2005, i sondaggi ufficiali americani lo considerano il Governatore più popolare degli Stati Uniti con un tasso del 70% circa.

È vice-presidente dell’Associazione dei Governatori Democratici.

Nel febbraio scorso, il Governatore Manchin ha ordinato il fermo della produzione di carbone in tutte le miniere del West Virginia in attesa delle nuove direttive di sicurezza.

Questo atto di coraggio lo promove sempre nei sondaggi, survey-USA, come Governatore più popolare del paese con un tasso di oltre 80 %.

Attraverso le varie e difficili fasi della vita, Joe ha eritato dai nonni un grande amore e un’immensa compassione per gli altri. Da giovane, entrando in politica, sapeva che lo faceva per tentare di cambiare la sorte dei più deboli.

Quando era bambino, Joe aveva promesso a suoi nonni, papà Joe e mamma Kay, come pure e suo padre, di visitare un giorno la Calabria e San Giovanni in Fiore.

Fine Aprile 2006, Joe Manchin III e sua moglie la First Lady Gayle sono ricevuti a Reggio Calabria e a San Giovanni in Fiore dalle Autorità e dai cittadini con onore e gioia.

HERITAGE CALABRIA è fiera di avere tra i suoi membri d’onore Joe e Gayle Manchin, e di annoverarli tra i suoi “Magnifici Cento”, in occasione della loro visita nel paese dei loro avi, la nostra verde Sila, in questa stagione molto bella e lussureggiante, proprio come le grandi colline del West Virginia.

Benvenuti e tanti auguri !

P.S. : Il Governatore Joe Manchin III è di madre polacca. Ha 2 sorelle, Jannette e Pola e 2 fratelli, John e Rock. Vive a Charleston, West Virginia.

ENGLISH RELEASE:

“HERITAGE CALABRIA”
Associazione degli Emigrati
Emigrants’ Association
“onlus”

AWARD “I Magnifici Cento”

Motivation

Joe (Giuseppe) Manchin (Mancina) III was born in Farmington, West Virginia in 1947.

Joe Manchin III, because, Joe Manchin I, his grandfather, came from San Giovanni in Fiore, at a very early age, to stay with cousins in America.

From Naples, the ship “Neckar” docked at Ellis Island on February 6, 1905 and our emigrants from San Giovanni, did not notice, perhaps, that the customs agents added an “H” and took off an “A” in their last name.

Thus, Mancina becomes Manchin and our San Giovanians reach Farmington, where cousins and other relatives (nicknamed “Chellu”) had established themselves, working as miners.

Governor Manchins’ grandfather, who had grown up with his Calabrian emigrants, very early on, distinguished himself by opening a small grocery store for the miners and their families. The small store developed into a larger one and after transformed into mini chain stores for furniture and home furnishings.

Joe Manchin married Caterina Rasco, also from San Giovanni. Caterina had emigrated at age 7. She was 13 when she became a Manchin.

Thereafter, Giovanni, Anthony and Joseph were born. Giovanni, the Governor’s father and Joseph became successful merchants and ran their father’s various businesses and Anthony was elected, and occupied the position of “Secretary of State of West Virginia”.

Joe Manchin III graduated from the University of West Virginia with a degree in Public Administration. He becomes an American football Champion but after being wounded in a game he had to abandon the sport.

It was perhaps fate that decided that Joe Manchin was to become a great politician instead of a great football player.

And so it was.

Elected in 1984 to the House of Representatives of West Virginia he was re-elected to the Senate in 1986 to 1992.

In 1996, Joe Manchin III was candidate as Governor and he came in second with great success.
Because of the success obtained, he becomes, in 2000, Secretary of State of West Virginia.

In 2004, he was triumphantly elected Governor of West Virginia and, in 2005, in the USA Survey pole, the Americans considered Joe Manchin III the most popular Governor with an approval rate of 70 %.

Joe Manchin III is Vice-President of the Democratic Governors Association.

Last February, Governor Manchin ordered that the production of coal in all the mines of West Virginia be stopped until new security measures were adopted.
This act of courage earned him the title of the Nations’ most popular Governor in a USA survey pole with an approval rate of 80%.

Joe inherited a tremendous amount of compassion and love for people from all walks of life from his grandparents. He knew as a young adult that he wanted to be involved in politics to make a difference for his fellow man.

As a child, Joe promised his grandparents, papa Joe and mamma Kay, and his father that one day he would visit Calabria and especially San Giovanni in Fiore.

At the end of April, 2006 Governor Joe Manchin III and his wife, First Lady Gayle Manchin, will visit Reggio Calabria and San Giovanni in Fiore and will be received by both the authorities and the people of Calabria with honour and joy.

HERITAGE CALABRIA is proud to have amongst its’ members Governor and First Lady Joe Manchin and to honour them with “The Magnificent 100” Award on the occasion of their visit to the town of their ancestors.

At this time of year, our great green Sila is so beautiful and breath-taking, just like the great hills of West Virginia.

Welcome and great success !