Prodotti tipici calabresi per Obama e consorte

Roma, 2 gen. – (Adnkronos/Ign) – Sono entusiasti i produttori di olive carolee alla notizia che il prodotto tipico calabrese era tra i cibi ‘made in Italy’ della tavola di fine anno della coppia presidenziale americana. E in coro si dicono pronti a inviare un omaggio alla Casa Bianca, un gesto di cortesia nel confronti di Barack Obama e consorte e un’opportunità per esportare nel mondo una delle prelibatezze nostrane di cui pare la first lady sia particolarmente golosa.

«Stiamo contattando l’ambasciata americana per far pervenire alla Casa Bianca al presidente Obama e alla first lady Michelle un omaggio di olive carolee», annuncia a Ign, testata online del gruppo Adnkronos, Mario Caligiuri, sindaco di Soveria Mannelli e docente all’Università della Calabria. Il sindaco sta coordinando l’iniziativa che vedrà coinvolti diversi produttori. «Ci stiamo muovendo per conoscere le procedure per l’invio dell’omaggio in tutta sicurezza e nel modo più veloce possibile -dice Caligiuri-.

Ad essere interessati saranno due produttori di Soveria Mannelli e uno di san Mango d’Aquino. Invieremo una serie di campioni di prodotti tipici calabresi, non solo olive. In Calabria abbiamo prodotti di grande qualità e di grande eccellenza come la ‘nduja e il tartufo di pizzo ma anche tonno e formaggi».

I produttori si dicono lusingati dalla predilezione di Michelle per le carolee. «L’omaggio è un’iniziativa sicuramente positiva e può essere un’occasione per fare una buona pubblicità», sottolinea Pasquale Luna di Soveria Mannelli, che oltre alla carolee è specializzato nella produzione di funghi.

Gli fa eco Luigi Belmonte, sempre di Soveria: «Oltre a farci piacere poter fare un omaggio agli Obama è anche una forma di pubblicità per la Calabria -dichiara soddisfatto-. Ci attiveremo per poter fare arrivare questo presente il prima possibile». Belmonte spiega anche quale è la preparazione delle olive: «Vengono schiacciate, messe in salamoia e poi si condiscono con aglio, finocchio selvatico e un pò d’olio. Quindi si mettono in un vasetto o in buste sottovuoto. Noi -fa sapere- già esportiamo in America e anche a Londra». (Ign/Ct/Adnkronos) 02-GEN-10 15:18 NNN