Volumetto di 56 pagine edito nel 1894 dall’editore Niccolò Giannotta di Catania. Riporta, a cura di Francesco Guardione, le lettere di Attilio ed Emilio Bandiera dal periodo della diserzione a quello drammatico della fucilazione a Cosenza

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Volumetto di 56 pagine edito nel 1894 dall’editore Niccolò Giannotta di Catania. Riporta, a cura di Francesco Guardione, le lettere di Attilio ed Emilio Bandiera dal periodo della diserzione a quello drammatico della fucilazione a Cosenza
Testo di 546 pagine del 1909 scritto da Riccardo Pierantoni. Edito dalla Casa Editrice L. F. Cogliati di Milano. Il titolo completo è: “Storia dei fratelli Bandiera e loro compagni in Calabria. Il volume, oltre ad una ricostruzione molto dettagliata della spedizione in Calabria, contiene numerosi documenti inediti e oltre 30 illustrazioni riguardanti i protagonisti della vicenda e i luoghi dove si è svolta.
Numero 25 de “L’Illustrazione Popolare” del 27 luglio 1871. Il periodico era un bisettimanale che usciva di giovedì e domenica. Nel numero viene riportata una sintesi della vicenda che ha visto protagonisti i fratelli Bandiera e gli altri compagni fucilati a Cosenza nel 1844. Il giornale contiene due incisioni relative alla spedizione Bandiera in Calabria. La prima ritrae l’incontro tra la madre dei Bandiera e il sacerdote Benedetto Da Rose che consegna alla donna un fazzoletto avuto 20 anni prima dai martiri veneziani prima della loro fucilazione. Nel secondo disegno viene illustrato il vallone di Rovito, luogo del martirio.
Le cento città d’Italia illustrate è una collana con oltre 250 fascicoli settimanali di 20 pagine, compresa la copertina, e oltre 50 illustrazioni per numero. Ogni fascicolo descrive una città o una regione italiana. Nel fascicolo dedicato a Cosenza, stampato nel novembre del 1928, viene descritta la città calabrese e numerose sono le fotografie che ritraggono le sue zone storiche a partire dal Duomo sulla copertina. Tra le foto presenti ricordiamo: il palazzo della prefettura, il monumento a Telesio, la statua della Libertà in memoria dei fratelli Bandiera e compagni, il lungo-Crati, corso Mazzini. Due foto ritraggono il vallone di Rovito dove furono fucilati i fratelli Bandiera. Nella prima appare l’antico acquedotto con sullo sfondo il castello. Nella seconda, l’ara in ricordo dei martiri, com’era prima del suo rifacimento, ad opera del regime fascista, negli anni seguenti quello di stampa del fascicolo.
Cristalli rinvenuti nelle vicinanze del fiume Lese nei pressi dei ruderi di Acerenthia nel comune di Cerenzia in provincia di Crotone. Nel luogo è presente una vena e la quantità dei cristalli è rilevante.
Il famoso scritto di Mazzini sui fratelli Bandiera nell’edizione del centenario della morte dei martiri con l’aggiunta di sei appendici storiche illustrate in una della quali viene ricostruita nel dettaglio la sfortunata impresa in Calabria. Libro del 1944 di 166 pagine edito dalla Libreria Editrice Milanese.
Originale del Regio Decreto n. 3392 del 30 novembre 1866 con cui, su proposta del Ministro della Marina di concerto con quello di Grazia e Giustizia e dei Culti, il Re Vittorio Emanuele II decreta il trasferimento e la tumulazione, a spese del Governo, delle salme dei Fratelli Bandiera e di Domenico Moro a Venezia.
Secondo volume della fortunata collana “La Centuria di Ferro – La pattuglia dei Precursori”. Il testo, dedicato ai Fratelli Bandiera, è del 1938. L’autore è Carlo Weidlich, l’editore Oberdan Zucchi S. A. di Milano. Nel libro di 124 pagine si narra la storia dei martiri veneziani fino alla loro gloriosa fine.
Numero del marzo 1936 del periodico “Nostra Gente” edito dallo Studio Editoriale “Le Pagine” di Catania. Questo numero contiene un importante scritto, riccamente illustrato, sui Fratelli Bandiera stralcio del libro “L’ascensione al Calvario dei fratelli Bandiera” di Attilio Gallo Cristiano pubblicato dallo stesso editore del periodico.
Il Foglio d’Ordini era un manifesto, emesso dal Partito Nazionale Fascista, che recava tutti gli ordini e le direttive per la vita del Partito e veniva affisso e conservato presso tutte le sedi dei Fasci d’Italia e dell’estero. Il Foglio d’Ordini n. 67 del 4 febbraio 1930, scritto e firmato da Mussolini, annuncia la scomparsa prematura di Michele Bianchi. Ne riportiamo di seguito il testo integrale:
Camicie Nere di tutta Italia! Michele Bianchi, Quadrunviro della Rivoluzione è morto! Con profonda particolare tristezza vi do questo annuncio. Egli era uno dei migliori fra noi. Interventista intervenuto nel ’15; tra i fondatori dei Fasci di Combattimento nel ’19; Segretario del Partito nel 1922; Quadrunviro nelle risolutive giornate della Marcia su Roma; Caporale d’onore della M.V.S.N.; Consigliere di Stato, Ministro Fascista; Egli ha servito instancabilmente per quindici anni la causa della Patria e del Fascismo, sempre e dovunque. Giornalista, animatore, uomo di governo, Egli ebbe della natia terra di Calabria, l’ingegno meditativo, la silenziosa tenacia, la operante purissima fede. Lo testimonio dinnanzi a voi e dinnanzi alle ombre dei nostri indimenticabili Martiri che lo attendono. Fedele alla consegna, Egli è morto, compiendo serenamente sino alle ore estreme il suo dovere. Camicie Nere di tutta Italia! Levate i gagliardetti abbrunati e onorate la memoria del vostro camerata della prima gloriosa vigilia, milite fedele in ogni tempo e in ogni evento, della nostra Rivoluzione. Palazzo Venezia, 4 febbraio 1930 – VIII Mussolini