Quali sono, all’inizio del terzo millennio, le ansie e le speranze delle popolazioni silane?
Il problema più grande è sicuramente quello della mancanza di lavoro. Comune a tutte le zone interne d’Italia, l’alta disoccupazione, in Sila, assume spesso connotazioni drammatiche. Riguarda tutti i centri dell’Altopiano e in parte è stato alleviato, negli ultimi decenni, da una massiccia emigrazione verso l’estero e nel Nord d’Italia.
![turismo la via della sviluppo](https://www.silaonline.it/wp-content/uploads/2019/03/impianti_risalita_49.jpg)
Un problema più recente ma non meno importante è quello della conservazione del grande patrimonio naturalistico silano. Il turismo è certamente il più grande se non l’unico potenziale economico della Sila all’inizio del terzo millennio e lo sviluppo del turismo è legato indubbiamente alla salvaguardia delle bellezze naturali.
![Canadair sul lago Ampollino](https://www.silaonline.it/wp-content/uploads/2019/03/canadair_50.jpg)
Questo patrimonio è aggredito da diversi fattori in gran parte conseguenti alla presenza umana sull’Altopiano. Al disboscamento, all’inquinamento ambientale e agli incendi estivi si è aggiunto ultimamente l’attacco della processionaria, un parassita sempre più presente sui pini laricio soprattutto quelli nati ad altitudini non elevate.
![pini e processionaria](https://www.silaonline.it/wp-content/uploads/2019/03/processionaria_51.jpg)
La speranza più grande delle popolazioni silane è, senza ombra di dubbio, lo sviluppo del turismo sia nelle forme tradizionali, come la ricettività alberghiera e dei camping, che negli aspetti più recenti come il turismo invernale e l’agriturismo.
Gli abitanti dei vecchi villaggi agricoli, preso atto della grande difficoltà di sviluppare l’agricoltura nelle zone interne e montane, si stanno indirizzando lentamente verso il turismo e stanno avviando piccoli servizi come maneggi, camping, ristoranti, aziende agrituristiche.
![mercatino Camigliatello Silano](https://www.silaonline.it/wp-content/uploads/2019/03/camigliatello_mercatino_52.jpg)
Questo fenomeno va ad integrare l’offerta turistica complessiva sempre più completa e varia. La natura in Sila offre dei paesaggi incontaminati, selvaggi, mozzafiato. Sono presenti numerosi impianti di risalita per sport invernali collocati nei più suggestivi angoli dell’Altopiano: Monte Curcio (Camigliatello Silano), Monte Botte Donato (Lorica), Ciricilla e Villaggio Palumbo (Sila Piccola).
Negli ultimi anni sono diventati operativi anche i Centri Visitatori all’interno delle due aree del Parco Nazionale della Sila: quello della Sila Grande in località Cupone e quello della Sila Piccola in località Monaco di Villaggio Mancuso. E’ possibile visitare anche alcune zone protette come la riserva dei pini laricio secolari vicino Camigliatello Silano: “I Giganti del Fallistro”.
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