PD: Affari con il vento in poppa

Il disboscamento della Sila, le inchieste su Valle Crati e adesso anche quella sull’eolico, tutto contribuisce col far diventare più nitidi i contorni di qualcosa di torbido che coinvolge la Provincia di Cosenza e la Regione Calabria. Se non fosse coinvolto pesantemente il centro sinistra, i decreti di scioglimento degli enti interessati sarebbero stati emessi da tempo.

L’articolo, di seguito riportato, è tratto dal quotidiano “La Provincia Cosentina” del 25 Luglio 2008.

Inchiesta sull’eolico, trema il Partito Democratico

25/07/08 – Paola
Nell’indagine sarebbero coinvolti anche esponenti diessini, dei Verdi e di centro. Il sostituto procuratore di Paola Eugenio Facciolla pronto a depositare i documenti raccolti

Cinque imprenditori sospetti, quattro consiglieri regionali, tutti di area Pd ( almeno all’epoca dei fatti anche se uno, non più assessore regionale, oggi milita nell’Udc) molti dirigenti regionali e l’intera Commissione di Valutazione Impatto Ambientale su cui i fari continuano ad essere puntati. Sono le persone coinvolte nell’inchiesta
sull’energia eolica coordinata dal sostituto procuratore della repubblica di Paola , Eugenio Facciolla, ormai prossimo a depositare la conclusione dell’indagine . Un quadro a tinte fosche con in mezzo una torta di finanziamenti per decine di milioni di euro. Sullo ffondo il grande obiettivo dei certificati verdi, attraverso i quali l’Enel acquistava l’energia, con contratti almeno ventennali , dai vari fornitori . Per Facciolla c’era un vero e proprio disegno criminale che vedeva uniti faccendieri , consiglieri regionali , dirigenti, burocrati e prestanomi divenuti imprenditori allo scopo di usurpare finanziamenti cospicui . Si attende di sapere quale ruolo aveva in tutta la vicenda Renato D’Andria , l’ex segretario nazionale del Psdi, imprenditore, più volte finito nei guai giudiziari per dossieraggio illegale, legato da rapporti di società con un assistente dell’ex assessore regionale Diego Tommasi . Proprio in relazione all’ex titolare della delega ambientale c’è la curiosità di sapere se esista un coinvolgimento diretto o se il grado di cointeressenza fra il suo ex assistente e D’Andria (acclarato da una serie di attività edilizie in comune e dal tentativo, poi fallito, di acquisire l’Hotel San Francesco a Rende ) non riguardi sue responsabilità Facciolla avrebbe una serie di elementi che confermerebbero le dichiarazioni rese in istruttoria dall’ex
Presidente del Cosenza Calcio, Mauro Nucaro . L’uomo ha indicato in Giancarlo D’Agni, un ex operaio divenuto nel giro di pochi anni imprenditore , l’uomo legato ai poteri forti della Regione , capace di acquisire commesse di importanza internazionale ( il mandato della Erg della famiglia Garrone ) e di esercitare una sorta di monopolio nel settore .

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