Un simbolo verde riposo su una figura circolare senza vertici e punte, una scritta in caratteri piccoli con un contenuto che scimmiotta pateticamente Obama: “Si può fare “. Mario Oliverio si presenta in modo rassicurante e tenta di far dimenticare i decenni di militanza comunista, le “purghe” verso i compagni dissidenti, la diffamazione sistematica dell’avversario attraverso i meandri popolati dalla “milizia” galoppina e dalle fonti di comunicazione asservite alla sua figura, l’immobilismo amministrativo (meno si fa, meno si scontenta) compensati, però, dagli intrecci sottobanco con figure di alto rilievo di meschinità.