Sciame sismico notturno a Lorica

Notte movimentata in Sila. San Giovanni in Fiore, Aprigliano e tutti i centri silani sono stati svegliati, di soprassalto, da una forte scossa di terremoto di magnitudo 3.7, alle 3.36 della notte. Una seconda scossa è arrivata solamente un minuto dopo, con intensità 2.4. Seguita da una terza scossa, dopo un altro minuto. Questa volta di magnitudo 3.  Il punto preciso dell’epicentro si trova vicino Lorica tra le località di Baracchella e Quaresima, in alto, vicino i ruderi di Torre Fego.  Il fenomeno non sembra essere esaurito. Altre scosse, speriamo di assestamento, si sono registrate in successione. Al momento se ne contano, in tutto, almeno 19. Due di queste scosse si sono verificate vicino San Giovanni in Fiore. Una a Torre Garga e l’altra tra Torre Garga e il villaggio di Cagno. C’è apprensione, in quanto, potrebbe essersi svegliata la famigerata “Faglia dei Laghi”. I lettori possono seguire l’andamento del fenomeno collegandosi a questa pagina di Silaonline che si aggiorna in automatico.

Sciame sismico dell'11 agosto 2020 in Sila. Ogni scossa è segnata con un pallino rosso.
Sciame sismico dell’11 agosto 2020 in Sila. Ogni scossa è segnata con un pallino rosso.

 

 

Enorme fungo trovato in Sila

L’arrivo del gelo e della neve, anche a quote basse, ha definitivamente chiuso la stagione di raccolta dei funghi  di quest’anno. Una stagione lunga e proficua grazie alle temperature che si sono mantenute miti fino agli ultimi giorni di dicembre.

Fungo enorme rinvenuto in Sila
Fungo enorme rinvenuto in Sila

La raccolta è finita “col botto” per il team di Silaonline.it che ha rinvenuto, una decina di giorni fa, un enorme e particolare fungo lignicolo di oltre 50 cm. Il fungo è stato trovato sotto una quercia secolare nella parte bassa del territorio di San Giovanni in Fiore, al confine con quello di Cerenzia. Quindi in una zona, fino a qualche giorno fa, dove la temperatura notturna non è  scesa mai sotto lo zero.

Fungo medicinale della Sila
Fungo medicinale della Sila

Il fungo rinvenuto appartiene alla specie Meripilus giganteus, una specie che può raggiungere dimensioni e peso notevoli. Alcuni esemplari, trovati in Italia, hanno superato i 2 metri di larghezza. Si tratta di un fungo silano con spiccate proprietà medicinali, anche se gli studi sono tuttora in corso. Il suo estratto ha mostrato una forte potenzialità antiossidante come evidente dal basso valore di EC50 nell’attività di soppressione dei radicali liberi, una elevata capacità antiossidante equivalente a quella dell’acido ascorbico. Questo fungo è commestibile da giovane poi, nella maturità, diventa piuttosto fibroso.

Multa pazza alla Sagra del Fungo 2019

In questo post dovevano recensire, per l’ennesima volta, la Sagra del Fungo di Camigliatello Silano, arrivata alla 50° edizione. Dobbiamo invece stigmatizzare qualcosa di increscioso che durante questo evento, che è sicuramente uno dei più seguiti e noti della Sila, è avvenuto e di cui attualmente non conosciamo neanche la portata.

Ci è arrivata una multa per divieto di sosta. Il team di Silaonline ha parcheggiato l’auto in via Forgitelle, come del resto quasi tutti i partecipanti e i visitatori alla Sagra. Non si può fare altro: i parcheggi regolari disponibili a Camigliatello sono alcune decine, i visitatori alcune migliaia. Quindi gli organizzatori dell’evento devono porsi il problema se far rispettare in modo psicotico le regole o fare la Sagra. Non sappiamo, in questo momento, quante multe siano state stilate ma sappiamo che questo non è il miglior modo per promuovere la Sila.

Dobbiamo aggiungere che la nostra piccola auto era allineata perfettamente al margine della strada come del resto anche le altre. Il traffico all’interno di via Roma, corso principale di Camigliatello, era interdetto. Quindi non esistevano pericoli o intralci alla circolazione. Quando abbiamo parcheggiato l’auto erano presenti i vigili urbani che non ci hanno contestato nulla.

Quando abbiamo ripreso l’auto non c’era la copia della multa sul parabrezza. Ci sono tutti gli elementi per pensare che fosse probabilmente una trappola con l’obiettivo di prendere nella rete più automobilisti possibile. Un modo ignobile per rimpinguare le casse di un comune, quello di Spezzano della Sila, troppo distante dagli interessi economici della Sila e dello stesso Camigliatello Silano. Una politica becera, un atto ritorsivo tra cialtroneria e mafiosità politica. Hanno trovato il modo di distruggere uno dei pochi eventi silani che hanno una storia e un grande seguito. Vorremmo tanto sapere cosa ne pensano gli imprenditori che operano nel centro turistico più importante della Sila.

multa Sagra del Fungo 2019
Multa del 13 ottobre in occasione della Sagra del Fungo del 2019.

Badate bene, la nostra denuncia, non è una questione personale ma la stigmatizzazione di un metodo che ha sicuramente una valenza di politica turistica estremamente negativa. Sono più di 15 anni che Silaonline.it lavora gratis per lo sviluppo dell’Altopiano. Non abbiamo mai ottenuto una lira di incentivo pubblico e non l’abbiamo mai chiesta. Non abbiamo mai voluto avere a che fare con certa gentaglia.

La conclusione? Volete partecipare alla prossima Sagra del Fungo 2020, 51° edizione, o ad un altro evento a Camigliatello Silano? Preparatevi a pagare un biglietto, a tradimento, di 54 euro. Più caro della Scala di Milano. Pensate che ne valga la pena? Decidete voi! Noi intanto non recensiremo più gli eventi di Camigliatello Silano. Non vogliamo portare nuovi polli verso la volpe.

Luigi Spadafora

La quercia monumentale dei fratelli Bandiera

La quercia è un albero longevo. Ha una vita media di 200-300 anni. Cresce molto lentamente e può raggiungere i 30 metri di altezza. Il superbo esemplare fotografato, lo abbiamo incontrato nella località Stragola, lungo la vecchia strada che raggiunge San Giovanni in Fiore passando per l’antico ponte della Cona. Si trova un po’ prima del luogo dove è sorto il monumento che ricorda il luogo della cattura dei martiri veneziani e l’uccisione di Tesei e Miller.

quercia della Stragola
La quercia dei fratelli Bandiera

Si tratta di un albero slupato (cupato) che può alloggiare almeno tre persone nella cavità alla sua base. Non conosciamo l’età esatta di questa magnifica pianta ma, sicuramente, nell’ormai lontano giugno del 1844, i fratelli Bandiera e i loro compagni gli sono passati accanto.
quercia fratelli Bandiera

Inaugurazione magazzini Abbazia Florense


Nella serata di ieri, 21 giugno 2019, sono stati inaugurati e aperti al pubblico i Magazzini Badiali dell’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore. Nell’ occasione, Pino Belcastro, sindaco della cittadina silana ha dichiarato:  “E’ da tempo immemore che i magazzini badiali sono chiusi al pubblico. Solo nel 2007 vi sono entrati i tecnici della soprintendenza durante una campagna di scavi, nel corso della quale sono venute alla luce testimonianze architettoniche di un passato antichissimo e risalente addirittura alla fine del VI° secolo”.

Gli scavi del 2007 hanno dimostrato con certezza che esisteva un altro insediamento antecedente a quello costruito dall’Abate Gioacchino. Il luogo ha avuto, quindi, un passato longobardo come si evince dal toponimo Faradomus con cui era conosciuto. E’ molto probabile che nel luogo chiamato Fiore si fosse insediata una fara longobarda costituta da un gruppo di famiglie con lo scopo di colonizzare l’area silana che circonda l’attuale San Giovanni in Fiore.

A tal proposito vanno ricordate altre scoperte che confermano, direttamente o indirettamente, l’ipotesi. Ricordiamo che nel 1933, un gruppo di scalpellini al lavoro, trovò, sulla Serra Grande di Caccuri, un tomba longobarda con un ricco corredo funerario. Un paio di anni fa, dal lago Cecita in secca, oltre ad alcune parti di un elefante preistorico, saltarono fuori le tracce di un’officina longobarda con una tipica arma ancora da rifinire. Nello stesso periodo, il titolare di questo sito, Luigi Spadafora, ha segnalato al sovrintendente per i beni archeologici dott. Pagano, un carico formato da almeno 20 panetti in ferro consegnandogliene uno. Il ferro, di probabile origine medievale, si trova sotto le acque di un lago della Sila.

magazzini abbazia florense

magazzini abbazia florense2

La Sila in moto


La Sila, l’altopiano più vasto d’Europa, offre scenari incantevoli in tutte le stagioni, panorami che sono in grado di accogliere ogni tipologia di turista, dal naturalista che pratica l’orienteering e birdwatching all’appassionato delle due ruote. Non è un caso che durante la stagione estiva la Sila sia attraversata da centauri che in sella alle loro moto, come Ducati e Honda, si godono visuali a 360° in tutta libertà.
La Calabria ha una consistente tradizione motociclistica e lo testimoniano le innumerevoli manifestazioni per gli appassionati che si svolgono nelle sue località.
Scalea ha appena ospitato il 4°raduno di Auto e Moto d’epoca, il cosiddetto “Altotirrenocalabro”, ma altre manifestazioni simili in tutta la Calabria sono pronte a riempire l’atmosfera di motori ruggenti.
Si parte, il prossimo fine settimana, con il 6° Moto Tribe a Vibo Valentia (7 luglio) e con il 4° Motoraduno nazionale di Monte Caloria a Fagnano Castello in provincia di Cosenza (7-8 luglio), per poi spostarsi il weekend seguente a Cittanova (Reggio Calabria) al primo raduno Wild Hogs e al 2° raduno Respect Run a Vibo.
Proprio dedicato alla Sila è l’evento di aggregazione per eccellenza, il “ 2° moto Weekend, 26° Nazionale a spasso per la Sila” dal 15 al 17 di luglio a Lorica, un’occasione imperdibile per i bikers che magari potranno vedere da vicino le novità, quali la Gold Wind o la Cross Tourer della Honda moto oppure  le moto Ducati, considerate le moto dell’anno dalla rivista Motorrad tedesca; insomma, un weekend all’insegna della passione in una cornice molto suggestiva.

E poi il 22 luglio l’appuntamento è imperdibile: per la Coppa Sila a Lamezia Terme si terrà il raduno di Vespa e Lambretta,un nostalgico ritorno al passato con dei mezzi che hanno fatto la storia del trasporto negli anni del boom economico italiano. Insomma, l’estate calabrese è un vero ronzio di motori.

Angela Napoli: inquisiti nominati da Mario Oliverio

L’odierna operazione, denominata “Erga omnes” e scaturita dall’inchiesta “Rimborsopoli”, che ha portato a tre provvedimenti di custodia domiciliare, a cinque divieti di dimora in Calabria (da non sottovalutare!!) e ad oltre due milioni e mezzo di euro sequestrati, il tutto a carico di uomini politici dei vari schieramenti, fa ascrivere alla Calabria una nuova pagina nera.
Le responsabilità sono tutte di quei partiti e di quegli uomini politici che si ostinano a delegare alla Magistratura la pulizia del loro mondo. La responsabilità è di chi dà incarichi di governo della cosa pubblica a coloro che sanno già essere sottoposti ad inchieste giudiziarie nonché di chi dall’interno dei partiti di appartenenza continua a difendere gli “indifendibili”. La responsabilità è anche di chi non lascia fuori dalla politica coloro che, avvalendosi del consenso elettorale, sperpera o si appropria del denaro dei cittadini.
Credo che il Governatore della Calabria, dopo essersi ostinato a nominare nella sua Giunta personaggi che risultavano già sottoposti ad indagini giudiziarie ed oggi ufficialmente coinvolti nelle stesse, abbia il dovere morale di agire di conseguenza in relazione alla gravità della situazione emersa e ritengo, altresì, che i responsabili degli altri partiti politici, i cui uomini risultano coinvolti nell’inchiesta odierna, debbano comprendere che i cittadini calabresi non possono e non debbano più essere defraudati ed offesi nella loro onestà e moralità.

Angela Napoli
Presidente Associazione “Risveglio Ideale”

Taurianova, 26 giugno 2015

La robotica all’ITI Elettrico di S. Giovanni in Fiore

La politica del rafforzamento e valorizzazione dei laboratori tecnici voluta dal nuovo preside Giovanni Tiano ha iniziato a dare i suoi frutti. Sono appena iniziate le lezioni di robotica nelle discipline Sistemi e Tecnologia dell’indirizzo Elettrico nell’Istituto Tecnico Industriale di San Giovanni in Fiore già IPSIA.

I robot utilizzati, già installati e operativi nel laboratorio di Elettrotecnica dell’indirizzo elettrico sono due. Il primo è un Scorbot ER 3 della israeliana Intelitek, leader nella costruzione di robot didattici. Il secondo, che ha poco da invidiare ai robot della Fiat, è un robot industriale della Mitsubishi. Si tratta del Movemaster RV-M1 una macchina di eccellenza per meccanica, elettronica e software.

La superba dotazione si affianca alle apparecchiature relative alla meteorologia e alle tecnologie del fotovoltaico già presenti nell’Istituto ponendolo all’avanguardia del panorama didattico calabrese.

 

Mario Oliverio e l’orrido della politica!

Un simbolo verde riposo su una figura circolare senza vertici e punte, una scritta in caratteri piccoli con un contenuto che scimmiotta pateticamente Obama: “Si può fare “. Mario Oliverio si presenta in modo rassicurante e tenta di far dimenticare i decenni di militanza comunista, le “purghe” verso i compagni dissidenti, la diffamazione sistematica dell’avversario attraverso i meandri popolati dalla “milizia” galoppina e dalle fonti di comunicazione asservite alla sua figura, l’immobilismo amministrativo (meno si fa, meno si scontenta) compensati, però, dagli intrecci sottobanco con figure di alto rilievo di meschinità.

Certamente, qualcosina “si può fare”. Ma …. erano proprio necessari 40 anni di mala politica per rendersene conto?