28 Luglio 2005
Nel primo pomeriggio di oggi 28 Luglio, il sito con i contenuti prelevati abusivamente dal nostro portale è stato rimosso dal server della Facoltà di Scienze dell’Informazione di Milano. All’Università sono stati professionali: il sito non è presente neanche nella cache di Google. Lo è ancora in quella di MSN ma chiaramente per poco. Noi, comunque, ne avevamo fatto una copia e chi ha la curiosità di esaminarlo può scaricarlo cliccando qui.
I responsabili di Portalesila.it si dichiarano estranei alla vicenda della “clonazione” di SilaonLine.it prendendo le distanze dall’accaduto. Sarà emesso, sul loro portale, un comunicato ufficiale a breve.
Categoria: News
Silaonline.it clonato illegalmente
27 Luglio 2005
Il nostro portale è stato praticamente duplicato senza autorizzazione e inserito su un server dell’Università di Milano. Decine di fotografie, decine di cartelle di testo e pagine intere la cui proprietà intellettuale ci appartiene, sono state inserite in un sito che si trova all’indirizzo: http://cbus.usr.dsi.unimi.it/enjoy/sila/web/.
La vicenda è aggravata dal fatto che il sito clone sfrutta economicamente il materiale sotto copyright con una serie di annunci che si trovano nelle pagine: http://cbus.usr.dsi.unimi.it/enjoy/sila/web/ATTUALITA.htm http://cbus.usr.dsi.unimi.it/enjoy/sila/web/HOTEL/PRENOTA.htm http://cbus.usr.dsi.unimi.it/enjoy/sila/web/COMPRAONLINE.htm
come gli utenti possono notare alcuni di questi link sono dei “redirect” al sito www.portalesila.it. In pratica se un utente clicca su questi link è come se cliccasse su una pagina di Portalesila.it con tutte le implicazioni economiche del caso. In altre pagine sono stati inseriti altri collegamenti che portano al portale nostro concorrente. Noi non accusiamo nessuno, saranno le autorità preposte a trovare i responsabili. Ci stiamo attivando presso l’Università di Milano affinché il sito clone venga eliminato e ci vengano fornite le generalità di coloro che hanno inserito il materiale in rete per poi procedere per vie legali chiedendo un legittimo risarcimento. Intanto invieremo esposti alla Guardia di Finanza (viste le implicazioni economiche) e alla Polizia Postale.
Declassamento Amministrativo di San Giovanni in F.
Chi pensava che lo smembramento amministrativo del comune di San Giovanni in Fiore, dovuto ai giochini di potere di SuperMario, fosse finito, se non altro perché erano finiti i pezzi da cedere o barattare, ha sbagliato clamorosamente i conti:
IL COMUNE DI SAN GIOVANNI IN FIORE E’ STATO DECLASSATO A LIVELLO AMMINISTRATIVO!
Questa nefasta operazione non è stata imposta dall’esterno ma è stata voluta e votata dalla giunta attuale. Quali sono le ragioni palesi o nascoste di questo incredibile autogol?
I “Compagni di Merenda” si sono giustificati dicendo che questo permetterà di risparmiare sui conti del comune. La voce che circola in città e che è stato fatto tutto per una figlia eccellente. Siccome era troppo penoso viaggiare da San Giovanni in Fiore a Castelsilano, pensate di tratta addirittura di andare fuori provincia, e non era possibile effettuare un trasferimento di posto di lavoro in quanto San Giovanni e Castelsilano appartenevano a 2 classi amministrative diverse, allora i Compagneros, con un guizzo geniale, hanno pensato bene di declassare San Giovanni in Fiore al livello di Castelsilano!!!!!!!!!!!
E’ questa la verità o c’è qualcosa di ben più grosso? Infatti, in ambienti “ristretti” del grande comune silano, viene ventilata un’altra sconvolgente ipotesi. Sembra che il dott. Urso, che ha lasciato il posto alla figlia eccellente di cui parlavamo sopra per trasferirsi nel crotonese, potrebbe rientrare nel comune di San Giovanni in Fiore con la carica di Supervisore Amministrativo. In questo caso, SuperMario, si troverebbe davanti come figura di CONTROLLO e GARANZIA l’amico di sempre!! In pratica verrebbe a consolidarsi quella ENCLAVE COMUNISTA a democrazia limitata che è il comune di San Giovanni in Fiore. Un piccolo regime sorretto dal Bokassa silano Supermario.
E’ vero o no quanto si dice in giro? Noi non commentiamo, riportiamo solo le voci, sarà il tempo a svelare l’arcano. Intanto, questa pagina con la sua data di pubblicazione, sarà registrata in automatico su molti server del pianeta.
Saluti
La sinistra silana secondo Vattimo.
Gianni Vattimo filosofo piemontese e professore universitario eletto in Europa nelle liste Ds, è stato uno dei candidati a sindaco nel comune di San Giovanni in Fiore nelle ultime elezioni.
Che pensa Vattimo dei suoi compagni che amministrano da decenni il grande comune silano con effetti devastanti? Lo lasciamo dire direttamente a lui riportando integralmente la sua intervista pubblicata nel Corriere della Sera del 6 Aprile 2005.
Il giudizio è autorevole e certamente non di parte. Le sentenze ….
CORRIERE DELLA SERA
mercoledì, 6 aprile, 2005
Vattimo: «Ho visto una sinistra al potere con metodi clientelari»
«Bene la sinistra ma l’ esperienza calabrese mi ha rattristato» «Hanno fatto credere che portassi voti a destra»
Il filosofo, ex eurodeputato Ds, ha sfidato il centrosinistra in un piccolo paese calabrese. «Ho conosciuto dall’ interno meccanismi che forse non sono legali»
DAL NOSTRO INVIATO COSENZA – Era la partita del cuore per Gianni Vattimo, il filosofo volato dalla sua Torino alla sua Calabria, dalla città dei suoi studi alla terra di famiglia, arrampicandosi fino a San Giovanni in Fiore, fra i monti ancora innevati della Sila, intorno all’ abazia di un eretico che i potenti di questa rocca hanno forse temuto di veder rinascere. Pericolo scongiurato. Per l’ ex eurodeputato Ds, mai ridotto al rango di «intellettuale organico», s’ è infranto il sogno di diventare sindaco indipendente di questo paese «rosso», sempre dominato da Pci e Quercia: «Il sogno degli uomini di sinistra stufi di una certa Sinistra al potere con metodi clientelari». Spinto da un gruppo di volenterosi e indipendenti ragazzi con Che Guevara e Peppino Impastato in testa, s’ è messo di traverso al Centro sinistra, come un tronco fra i binari. E il treno con tanti vagoni rossi l’ ha fermato davvero. Costringendolo al ballottaggio perché il candidato socialista che guida Ds e Margherita è arrivato al 48 per cento contro il 35 della Casa delle libertà. Già, è venuto meno l’ 11 per cento incassato dallo «straniero». Un risultato che nemmeno commenta il professore, volato a Torino indignato contro quello che definisce l’ «agguato» de l’ Unità: «Sabato, il giorno prima delle elezioni, mi hanno aggredito con un articolo su commissione. Dicendo che avrei dirottato nel ballottaggio i miei voti a Forza Italia. E tirando fuori un argomento mai considerato da nessuno in campagna elettorale, additato come gay». L’ inviato del giornale, Aldo Varano, ha smentito la tesi di un complotto tessuto dai big diessini, qui tutti di ispirazione dalemiana. Ma Vattimo non si lascia convincere e a spoglio concluso rilancia: «Adesso chiedo i danni. Perché le bugie hanno colpito… Magari ci paghiamo le spese di benzina». Lo dice da Torino dove è corso a votare Centro sinistra. Comunque. Soddisfatto a metà: «Ho gioito per la vittoria dell’ Unione. Ma la mia esperienza in Calabria soffoca l’ entusiasmo che ho provato per il trionfo. Ho conosciuto dall’ interno il meccanismo di voto. Fatto di legami e controlli che forse non sono illegali. Ma anche la mafia a volte non viene accusata di illegalità perché sembra tutto regolare… In quel paesino volevamo dire no alla politica fatta di posti e sussidi, raccomandazioni e controllo delle famiglie. Invece, i tirapiedi spuntano gli elenchi degli elettori ai seggi squadrando chi entra ed esce. Ci vorrebbe il voto elettronico». Convinto che senza quell’ articolo, forse, avrebbe ottenuto molto di più, la partita del cuore a lui sembrava davvero una partita possibile. E quei ragazzi che prima lo avevano invitato ad un convegno erano riusciti a gasarlo. Come il più attivo del gruppo, Emiliano Morrone, «Bellicapelli» lo chiamerebbe Fiorello, quasi uscito fuori da un poster beat generation, la fronte cinta da una fascia nera per reggere un’ esplosione di riccioli che da lontano sembrano un colbacco spennacchiato. Ma lui se lo porta addosso scanzonato, con l’ ironia che deve aver conquistato Vattimo quando si sentì proporre la candidatura. Quando non immaginava di dover litigare col giornale più vicino ai Ds: «Hanno fatto credere che portassi voti a destra ed hanno creato dubbi sulle persone anziane. Mai nessuno aveva alluso, anche se tutti sapevano. Arriva l’ Unità e, chiedendosi se qualcuno parla di Vattimo come un frocio, lo sbandiera ai quattro venti. Com’ è successo con le fotocopie dell’ articolo distribuite ai bar, sottolineate guarda caso su quelle righe». Una rottura. Non solo per la Chiesa, con i parroci allarmati dal rischio perdizione. Anche per le «chiese» di partito. Compresa quella dell’ ex eurodeputato, subito diffidente su certi metodi dei «boss» locali. E chiama così pure i dirigenti di partito: «Per me in inglese “boss” significa “capo”. E lì così li chiamano. Spero non mi querelino. Sono vendicativi. Ho scoperto un certo familismo, una sorta di diffusa mafiosità scattata per scatenare una serie di equivoci sul mio conto». Frattura pesante per il filosofo che ieri sera ha comunque conquistato due seggi in consiglio comunale e dovrà adesso decidere cosa fare di quell’ 11 per cento. A destra o a sinistra? E, vuoi o non vuoi, si torna comunque al quesito de l’ Unità. Ma nemmeno Morrone ha avuto una risposta ieri sera dal professore, stanco: «Voglio guardare la partita della Juve stasera, domani ne parliamo». Felice Cavallaro
Google: Silaonline, primo portale della Sila
10 Gennaio 2005
PRIMI! – Google, il più usato tra i motori di ricerca a livello mondiale, pone Silaonline al primo posto tra i portali ed i siti dell’Altopiano silano. Il nostro portale, a soli 6 mesi dalla sua nascita, scavalca, nella graduatoria stilata dall’importante motore americano, siti e portali consolidati da più anni. E’ un ulteriore riconoscimento che si aggiunge al sistematico aumento dei visitatori che cresce interrottamente in ragione esponenziale. Un giudizio che non può non lusingarci vista l’imparzialità e l’autorevolezza di Google, una entità sovranazionale del web lontana dagli interessi limpidi e torbidi del territorio silano.
PR=5! – Google esprime un “voto” per tutti i siti che indicizza basandosi su dati oggettivi come: contenuti, immagini, numero di pagine, pertinenza dei contenuti al tema trattato, link esterni verso il sito, etc. Questo voto, in gergo “Page Rank” e in breve PR, è visibile da chiunque scaricando la barra di Google all’indirizzo: http://toolbar.google.com/intl/it/. Nella tabella in basso sono riportati i PR dei maggiori siti dell’Altopiano della Sila. Notare che, quella del PR, è una scala logaritmica da 0 a 10. Ne consegue che i siti con PR fino a 3 sono più o meno dello stesso livello. Tra un sito con PR=4 ed uno con PR=3 c’è una certa differenza. Tra un sito con PR=5 ed uno con PR=4 la differenza è notevole.