S. Giov. in Fiore: branco di randagi nella notte

San Giov. in Fiore: branco randagi spadroneggia nella notte

Un branco di almeno 13 cani, è quanti ne abbiamo contati ma possono essere anche di più, è diventato il padrone assoluto delle strade della cittadina silana. I cani randagi si sono riuniti in un unico branco che rovista, in tarda sera e di notte, nei cassonetti della spazzatura cercando avanzi di cibo. Un branco che costituisce un serio pericolo per le persone e per gli altri animali domestici. Le persone che li incontrano indietreggiano cambiando strada e abbiamo visto un cittadino, con il proprio cane al guinzaglio, precipitosamente ritornare sui suoi passi per fortuna senza conseguenze.

Il tutto avviene nell’inerzia fisica e mentale di una amministrazione comunale che ha perso ogni spinta propulsiva ed ha abbandonato la città al suo destino tra masse di rifiuti che non si sa neanche da dove arrivano, teppisti notturni di ogni genere, corse motociclistiche di giorno e di notte, servizi pubblici ormai inesistenti e adesso anche il coprifuoco imposto dagli animali randagi.

cani randagi a San Giovanni in Fiore

Bomba a mano emerge dal Lago Arvo in secca

Un residuato bellico della seconda guerra mondiale, una bomba a mano di probabile costruzione americana è stata rinvenuta sulle sponde del lago Arvo, tra Lorica e Quaresima. L’ordigno è emerso dalle acque dell’invaso in secca per la penuria di precipitazioni di questa stagione. A trovarlo è stato Luigi Spadafora di San Giovanni in Fiore titolare del sito web Silaonline.it, durante una escursione.

Si tratta di una granata del tipo “ananas” di piccole dimensioni ma piuttosto pericolosa in quanto, in caso di scoppio, tende a frammentarsi in decine di schegge che straziano i malcapitati che si trovano nelle vicinanze. La bomba appare priva di linguetta di sicurezza per cui è possibile ipotizzare che sia stata lanciata in una operazione di guerra ma è finita nell’acqua del lago che ne ha attutito l’impatto e quindi ne ha evitato l’esplosione. Il meccanismo meccanico di innesto potrebbe essere ancora funzionante e quindi l’ordigno presenta dei grossi pericoli.

Lo Spadafora ha avvertito immediatamente i Carabinieri ed ha accompagnato la pattuglia in servizio a Lorica sul luogo del ritrovamento. Nei prossimi giorni ci sarà l’intervento degli artificieri che probabilmente faranno brillare l’ordigno direttamente sul posto.

Il lago artificiale di Lorica era già presente durante l’ultimo conflitto mondiale e pare che abbia restituito, ritirandosi periodicamente, altro materiale bellico. La diga del lago Arvo è stata presidiata dagli alleati verso la fine della guerra. La resistenza fascista era intenzionata a sabotare le centrali idroelettriche silane per ostacolare l’avanzata degli anglo-americani.

bomba rinvenuto nel lago arvo

bomba lago Arvo

La mafia dei boschi sta distruggendo la Sila

Riportiamo un comunicato Asca che conferma quanto noi di Silaonline denunciamo, inascoltati, da anni. Unica cosa che aggiungiamo, per dovere di cronaca, e che lo scempio in atto è iniziato con la vecchia maggioranza, attuale opposizione, che denuncia adesso,a parole, i fatti.

Calabria/Regione: opposizione, mafia boschi sta distruggendo la Sila

10 Luglio 2012 – 13:19
(ASCA) – Reggio Calabria, 10 lug – ”L’Altopiano Silano, il cui Parco Nazionale e’ stato inserito recentemente nella lista propositiva (Tentative list) dei siti naturalistici mondiali per il il Patrimonio Mondiale dell’Umanita’ di cui fanno parte quei siti che gli Stati proponenti ritengono di eccezionale valore universale e, quindi, adatti per il successivo inserimento nella ”World Heritage List” dell’Unesco, ossia fra i beni candidati a diventare Patrimonio Mondiale dell’Umanita’, rappresenta un patrimonio naturalistico e paesaggistico di valore unico ed inestimabile, un serbatoio ricchissimo di biodiversita’ e di habitat naturali che sono fra i piu’ importanti della foresta a livello mondiale per la conservazione della diversita’ biologica nel bacino del Mediterraneo, e’ oggetto, da piu’ tempo, da un attacco criminale e indiscriminato, piu’ volte denunciato da diversi sindaci e amministratori locali e dai vertici del Corpo Forestale dello Stato che hanno evidenziato a piu’ riprese il progressivo e devastante disboscamento di tutto il territorio silano”. Lo sostengono in una interrogazione, rivolta al Presidente della Giunta regionale della Calabria e all’assessore al ramo, i consiglieri di opposizione Carlo Guccione, Bruno Censore, Rosario Mirabelli, Vincenzo Ciconte, Ferdinando Aiello, Domenico Talarico e Antonino De Gaetano.

”In alcuni territori della provincia di Cosenza, in particolare in quelli ricadenti nei comuni di Longobucco, Acri, Spezzano della Sila e San Giovanni in Fiore – scrivono i Consiglieri – opererebbe da tempo una vera e propria associazione a delinquere, la cosiddetta ”mafia dei boschi” che, attraverso l’azione di ditte boschive compiacenti e senza scrupoli e con la complicita’ di tecnici all’uopo assoldati, sottoporrebbe questi territori a devastanti incendi e a continui e ripetuti tagli irrazionali abusivi, distruggendo enormi quantita’ di boschi di proprieta’ di privati ed Enti pubblici e devastando la flora e la fauna di questi territori; da recenti rapporti del Corpo Forestale dello Stato si e’ appreso che sarebbero igliaia gli alberi tagliati indiscriminatamente, senza alcuna autorizzazione o prescrizione di legge, per soddisfare le esigenze del cosiddetto ”mercato del legname”; tale ”mercato”, stando ad alcuni rapporti giudiziari scaturiti dall’apertura di appositi fascicoli d’indagine da parte di diverse Procure della Repubblica che avrebbero gia’ individuato le possibili ipotesi di reato, sarebbe in gran parte illegale e clandestino e potrebbe essere gestito dalla criminalita’ organizzata, che ne ricava enormi profitti tanto che alcune intimidazioni e minacce compiute contro gli amministratori locali e, negli anni scorsi, contro lo stesso comandante del Corpo Forestale dello Stato potrebbero avere la stessa matrice.

Nei giorni scorsi un gruppo di associazioni naturalistiche regionali e nazionali (Altura, Arci, Enpa, Italia Nostra, Lipu, Man, Wwf, Cnp e Gettini di Vitalba) ha denunciato con forza ”i continui scempi perpetrati anche all’interno di aree protette ai danni dell’ingente e prezioso patrimonio forestale come, in particolare, nel Parco Nazionale della Sila”; nuovi tagli forestali intensi, irrazionali ed illegali, che hanno messo a nudo il manto vegetale, causando danni rilevanti all’ecosistema, (con conseguente rischio di dissesto idro-geologico), oltre che al paesaggio montano, sono stati denunciati nei giorni scorsi dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato; che, ormai da qualche anno, le risorse naturali che stanno all’origine della costituzione del Parco Nazionale della Sila vengono sempre piu’ spesso sottoposte ad uno sfruttamento incompatibile con la necessita’, valida ovunque ma inderogabile in un’area protetta, di tutelare l’ecosistema forestale”; si stanno mettendo a serio repentaglio habitat unici ed insostituibili per la fauna piu’ importante del Parco (come l’astore, il picchio nero, il gatto selvatico ecc.), senza contare il grave danno arrecato al paesaggio.

In conseguenza di cio’, in tutta l’area compresa all’interno del Parco Nazionale della Sila, e’ notevolmente aumentato il traffico pesante su gomma con il transito continuo di un gran numero di tir/camion carichi di grossi tronchi di alberi che percorrono ogni giorno a velocita’ sostenuta la Strada Provinciale 51, che collega la Sila, passando da Trepido’ e Cotronei, alla statale 107”.

I Consiglieri chiedono ”quali iniziative si intendano assumere per rafforzare le attivita’ d’indagine di protezione, prevenzione e repressione dei fenomeni illegali in relazione al taglio abusivo e clandestino di migliaia di ettari di bosco che stanno impoverendo e saccheggiando l’inestimabile patrimonio silano e per disporre il definitivo divieto di transito di tir e camion sulla Strada Provinciale 51”.

La vicenda della griglieria “ValleFiore”

Il paese mormora come un vespaio ma l’ufficializzazione della notizia è avvenuta con la pubblicazione di un articolo su “Il Quotidiano” del 19 Febbraio scorso. Articolo che l’autore ha preferito non firmare. Si tratta di una presunta truffa alla Regione Calabria legata ad un finanziamento pubblico di 550 mila euro, per i nostalgici, poco più di un miliardo di vecchie lire!

Venerdi 17 Febbraio, la Guardia di Finanza ha sigillato la struttura, nata sulla SS 107 nei pressi di Garga, meglio nota come griglieria e spaccio Vallefiore”. Il centro ristoro e annesso spaccio è gestito dalla cooperativa “Agricola Casearia Silvana” che ha ricevuto un contributo regionale di 550 mila euro per l’acquisto di macchinari per la lavorazione delle carni e dei formaggi. Le fatture che certificano tali acquisti sarebbero gonfiate di 160 mila euro finiti, secondo gli inquirenti, nelle mani di Antonio Arnone e della moglie Forciniti. I coniugi Arnone nonché i coniugi Biafora (presidente della cooperativa) sono stati iscritti nel registro degli indagati.

La struttura è stata successivamente dissequestrata ma nel paese si aspettano con curiosità e interesse i risultati del procedimento in corso. La notizia ha suscitato molto clamore in quanto, Antonio Arnone, è stato eletto nel Consiglio Comunale nelle file del PDL. Un altro duro colpo all’immagine della maggioranza di Antonio Barile additata da più parti come frutto della strumentalizzazione degli operai Sial e Cooperative e di accordi discutibili con parti purulenti provenienti dalla sinistra.

Si stigmatizza il comportamento di gruppi e ominidi come quelli appartenenti al cosiddetto comitato “Impegno Civile” che hanno fatto della prostituzione ideologica la loro intima ragione di vita.

La Sila nella morsa del gelo

Nella Sila infuria la bufera. Il termometro è in caduta libera e segna, alle 18.00 di oggi lunedì 6 Febbraio, – 3 gradi a San Giovanni in Fiore e – 5 gradi sulla cima di Monte Scuro. Le previsioni non promettono niente di buono. Se saranno confermate, nevicherà ininterrottamente fino a venerdi con qualche schiarita nella sola giornata di giovedì. Per sabato e domenica è previsto un abbassamento record della temperatura che potrebbe la lancetta sotto la soglia psicologica dei –15 gradi, almeno sulle vette più importanti dell’altopiano.

Oggi le scuole, di ogni ordine e grado, sono rimaste chiude a San Giovanni in Fiore. Da pochi minuti è stata diramata una nuova ordinanza che ne prevede la chiusura nella giornata di domani martedì 7 Febbraio. A San Giovanni in Fiore la neve ha superato alle 18.00 i 25 cm, notevoli i disagi nelle comunicazioni e la gente lamenta la latitanza della amministrazione pubblica. Praticamente esauriti i beni di prima necessità come pane e latte nei negozi del grosso centro silano.
Il rischio e che si ripeta una nuova nevicata storica come quelle ormai mitiche del 1929, 1956 e 1981.

Silaonline lascerà la webcam puntata sul bivio Cappuccini di San giovanni in Fiore, accesa anche di notte per aggiornare in diretta sulle condizioni del manto nevoso nel più popoloso centro della Sila.

San Giovanni in Fiore: Barile nel mirino

Convocato un consiglio comunale straordinario e aperto al pubblico a San Giovanni in Fiore per oggi venerdì 13 gennaio a partire dalle ore 17,30 presso il Polifunzionale in località Pirainella. Unico punto all’ordine del giorno: Discussione sullo stato dell’ordine pubblico a San Giovanni in Fiore, a seguito degli atti intimidatori e attentato subiti dal Sindaco e dalla sua famiglia.

attentati Barile

Tragedia a Natale: 5 morti in frontale a SGF

Tragedia a Natale: 5 morti in uno scontro frontale a S. Giovanni in Fiore

Scontro tra due auto intorno all’1:30 sulla statale 107 a San Giovanni in Fiore. Le vittime tra i 22 e 16 anni, 2 sono fratelli quattro persone sono rimaste ferite

Grave incidente stradale nella notte in provincia di Cosenza a San Giovanni in Fiore: cinque giovani, tra cui un sedicenne, sono morti e altre quattro persone sono rimaste ferite in un scontro sulla statale 107 a San Giovanni in Fiore. L’incidente è avvenuto intorno all’1:30. Le vittime viaggiavano tutte su un’auto che per cause ancora da accertare si è scontrata con un’altra. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.

DUE FRATELLI TRA LE VITTIME 
Tre vittime avevano 22, 21 e 16 anni, mentre di altre due l’età non è stata ancora accertata. Due delle vittime erano fratelli. I cinque, di San Giovanni in Fiore, viaggiavano su una Volkswagen Lupo che si è scontrata con una Nissan Santa Fe con quattro giovani di Crotone a bordo, rimasti tutti feriti. La strada statale 107 Silana-Crotonese, teatro della scontro mortale, è stata riaperta solo domenica mattina alle 8, dopo una chiusura di sei ore.

PIOGGIA SULLA STATALE 
Al momento dello scontro sulla zona stava piovendo. Per cause che la polizia stradale di Cosenza sta ancora cercando di chiarire, la Volkswagen Lupo con a bordo i cinque giovani si è scontrata frontalmente con una Nissan Santa Fe a bordo della quale si trovavano marito, moglie ed i due figli. Nell’urto i cinque giovani sono morti, mentre gli occupanti dell’altra auto sono rimasti feriti gravemente. I quattro, comunque, non sono in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polstrada di Cosenza e Crotone, i vigili del fuoco ed i sanitari del 118. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza, Donatella Donato.

Aggiornamento

San Giovanni in Fiore (Cosenza). Cinque giovani, tra cui una ragazza di 15 anni, sono morti in un incidente stradale verificatosi lungo la Strada statale 107 Silana-Crotonese, all’altezza di San Giovanni in Fiore. Due delle vittime sono tra loro fratelli, Frank e Robert Laurenzano, rispettivamente di 22 e 20 anni. Con loro hanno perso la vita il 21enne Samuel Crivaro, Domenico Noce, 20 anni ed Elena Palmieri 15 anni. Le vittime, tutte di San Giovanni in Fiore, erano a bordo di una Lupo Volkaswagen guidata da Robert Laurenzano che, poco dopo l’1:30 della notte scorsa, procedendo in direzione Crotone, è uscita fuori strada ed ha sbattuto contro il guard rail presente sulla carreggiata opposta. Contemporaneamente è stata urtata da un fuoristrada Hyundai Nissan Santa Fe su cui si trovava un nucleo familiare di Crotone, il marito di 42 anni, la moglie, 38 anni e i due figli. I quattro hanno riportato gravi ferite, che, tuttavia, non sono tali da mettere in pericolo le loro vite. Sull’area in cui è avvenuto il tragico schianto stava cadendo una fitta pioggia che potrebbe aver reso viscida la sede stradale. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Stradale di Cosenza e Crotone per effettuare i rilievi utili per ricostruire la dinamica dell’incidente, i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco. L’inchiesta che farà luce sulle cause dello schianto è diretta da Donatella Donato, sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza. Il luogo teatro del violento impatto, un viadotto che si incontra immediatamente dopo l’uscita per San Giovanni in Fiore, è stato presto raggiunto dai parenti e dagli amici dei giovanissimi deceduti che, dopo aver appreso che i ragazzi aveavano perso la vita si sono abbandonati alla disperazione. La Strada statale 107, intanto, dopo sei ore, è stata riaperta al traffico.

San Giov.in F. A rischio Distretto Sanitario

San Giovanni in Fiore. A rischio il Distretto Sanitario

Dopo la chiusura a tappe forzate dell’Ospedale Civile, si profila all’orizzonte un nuova spoliazione per San Giovanni in Fiore pare per colpa del famigerato piano di rientro di Giuseppe Scopelliti. Il centro silano rischia di perdere anche il Distretto Sanitario nell’indifferenza ormai sistematica della giunta comunale guidata da Antonio Barile che non vuole rischiare di inimicarsi il Santo Protettore.

Pare che il Distretto del grosso comune montano non abbia i numeri e potrebbe essere accorpato, qui il ridicolo, nientemeno che oltre il massiccio Silano, al distretto di Rossano! Questo malgrado nel distretto di San Giovanni si trovino i comuni del suo circondario che fanno tutti capo alla provincia di Crotone: Savelli, Cerenzia, Caccuri, Castesilano, Verzino e Belvedere Spinello.

Ricordiamo che, ai tempi di Loiero, l’Ospedale di San Giovanni in Fiore perse la Pediatria, quest’anno è stato chiuso il Punto Nascita ed Ostetricia e Ginecologia e ridimensionati altri reparti. A rischio ci sono anche, il reparto di Chirurgia, considerato un’eccellenza, e il Laboratorio Analisi e Radiologia.

Un nuovo lago in Sila ma …. di immondizia!

Un nuovo lago in Sila ma …. di immondizia!

Le voci circolano da qualche giorno e sono state confermate in consiglio comunale dal vicesindaco Battista Benincasa: presto per ovviare all’inconveniente dell’esaurimento prossimo della discarica del Vetrano, che doveva servire San Giovanni in Fiore per decenni ma che è stata saturata dagli scarichi dei comuni del cosentino, si costruiranno dei muri di contenimento, sicuramente imponenti, per aumentare la capacità della discarica stessa.

In pratica si costruirà una diga di contenimento come quelle che hanno dato vita ai laghi silani, stavolta però l’invaso non sarà riempito dall’acqua limpida e cristallina della Sila ma da immondizia di dubbia provenienza e di dubbia natura. Un’opera muraria che avrà un impatto ambientale devastante su uno dei più belli luoghi dell’Altopiano, lungo la valle del Neto, gia dichiarato da tempo ZPS ovvero Zona di Protezione Speciale.

La nuova giunta comunale di San Giovanni in Fiore, guidata da Antonio Barile, emanazione delle forze politiche che, nella campagna elettorale, si erano distinte per la denuncia dell’utilizzo della discarica da parte di paesi fuori dal circondario di San Giovanni in Fiore organizzando vistose manifestazioni di protesta e promettendo, in caso di vittoria, l’eliminazione del problema, adesso tace palesemente imbarazzata e asservita agli interessi dell’amministrazione regionale.

Non solo continuano a sversare i comuni di prima delle elezioni ma, il loro numero aumenta di tappa in tappa senza che alcuno si degni di accennare ad una minima protesta. Adesso pare che la decisione del Commissario Straordinario dei rifiuti sia inappellabile, prima delle elezioni tutto era possibile per gli amministratori. Ci avevano promesso, durante la campagna elettorale, di sbloccare le situazioni dei laghi di Vutturino e Re di Sole adesso di laghi ne fanno un altro ma tutto pieno di immondizia e percolato!

Luigi Spadafora
07/09/2011

Assopec: protesta contro il sindaco Barile

Riportiamo per esteso la lettera aperta del 19 Agosto indirizzata dall’Assopec al sindaco di San Giovanni in Fiore Antonio Barile:

Caro Sindaco,

lo scorso 2 Maggio in un pubblico confronto che La vedeva impegnato nella campagna elettorale con gli altri candidati, leggemmo una nostra dichiarazione di intenti e di azioni che da quel giorno in poi avrebbe visto impegnata l’Assopec nei confronti dell’Amministrazione Comunale.

Parlammo e promettemmo disponibilità, collaborazione, proposte e attenzione alle scelte. Sin dai primissimi giorni dell’ufficiale investitura della Sua Giunta, ci siamo immediatamente attivati per riprendere un discorso interrotto lo scorso mese di Gennaio.

Abbiamo dedicato decine e decine di ore ad incontri, riunioni, sopralluoghi, discussioni e analisi di ogni tipo, basta chiedere agli Assessori Giovanni e Mario Iaquinta, fino ad oggi i più coinvolti nella nostra attività.

Alla luce però degli avvenimenti, dobbiamo assolutamente mettere un punto fermo alla situazione prima che si inneschino azioni e reazioni sicuramente non proficue per lo sviluppo di quella che è stata, e resterà, la nostra linea di volontà collaborativa verso l’Amministrazione Comunale. Verso la nostra Città. Che non ci interessa di modificare !

Il dover constatare che quasi tutto quello che si è proposto è rimasto insoluto, ci amareggia moltissimo e ci piacerebbe che si chiarisse quale intende essere il rapporto di collaborazione che la Sua Amministrazione vuole avere con la nostra Associazione, perché ci troviamo di fronte a dei paradossi evidenti che qui di seguito Le riassumiamo:

uno dei progetti più importanti che ci vede impegnati sin dalla nostra nascita è Saperi & Sapori; due anni di lavoro per mettere in piedi l’idea ed oggi abbiamo piacevolmente accolto affianco a noi, per scrivere a quattro mani questa opportunità di crescita, l’Amministrazione Comunale con in prima linea l’Ass.re al Turismo e l’Ass.re alle Attività Produttive; con loro presenteremo alla Città tutto questo i prossimi 3 e 4 settembre;
stessa esperienza e stesso comportamento per Boscovivo, un altro successo targato Assopec, nel quale già lo scorso anno e allo stesso modo quest’anno, ci sarà da parte nostra il pieno coinvolgimento dell’Ass.re alla Forestazione e all’Ambiente della Sua Giunta;
medesimo ragionamento infine per l’iniziativa legata all’idea di una ZTL che la Sua Amministrazione ha inteso sperimentare anche quest’anno e per la quale anche quest’anno ci siamo attivati affinché si giungesse ad una mediazione con gli operatori interessati;
E così forse potremmo continuare con tanti altri piccoli aspetti comunque importanti in questi primi 50 giorni, che ci hanno visti partecipi a cercare soluzioni comuni a problemi di ogni genere.

Di riflesso però dall’Amministrazione dobbiamo altresì riscontrare:

i primi di Luglio, con l’Ass.re alle Attività Produttive focalizzammo e ci impegnammo per le priorità di intervento che insieme stabilimmo nella soluzione dei problemi legati a: Parcheggi, Traffico, Segnaletica, Ambulantato, Mercati, Tosap, Pubblici Esercizi, Piano Commerciale. Praticamente ad oggi ancora nulla di fatto o quasi;
allo stesso modo, incontrammo l’Ass.re al Turismo che ci illustrò l’idea del Programma per l’Estate e già da subito ci esponemmo in maniera critica alla scelta di concentrare sostanzialmente tutto al Centro Storico, escludendo il resto della città, scrivendo anche a lei per questo e chiedendo di incontrarci oltre che di rivedere questa scelta. Nessun ascolto e nessuna Sua convocazione;
medesimo metodo per la scelta della ZTL che ci vide titubanti sin dall’inizio sull’orario di attuazione e che tutti gli Operatori della zona sostennero, chiedendo la revisione dell’orario dalle 18.00 alle 20.00, cosa che alla fine dopo tante insistenze venne fatta e che però lo scorso 17 agosto per ospitare un’iniziativa sicuramente di facile spostamento in altro luogo o altra ora, venne riproposta bloccando Via Roma e suscitando non poche reazioni di stizza in un periodo e un orario cruciale per il commercio (mercoledi 17 agosto alle 18.00);
sin dal primo giorno delle due Giunte Barile abbiamo battuto il chiodo della completa applicazione della Legge 163 in merito al Codice dei Contratti, per garantire trasparenza, equità e alternanza, inviando anche una proposta di regolamento completo e di schema degli Albi per le Imprese, i Fornitori e per i Professionisti. Ma ancora oggi, ultima del 10 agosto, assistiamo ad incarichi a Professionisti per i quali non è chiaro il criterio di scelta usato, pur nell’assoluta legittimità d’azione.

Insomma caro Sindaco una sensazione di amarezza e delusione ci si sta stringendo addosso, lo ripetiamo ancora, tutte scelte legittime quelle che avete attuato, ma che senso ha allora parlare, discutere, proporre, analizzare, dibattere … collaborare ? Se alla fine nulla viene ascoltato !

Eppure, riecheggia nelle orecchie di tutti la Sua affermazione più volte ripetuta in campagna elettorale: che mai in passato la categoria degli Operatori Economici aveva ottenuto ascolto o attenzione dalle Amministrazioni Comunali. Attendiamo e restiamo fiduciosi e disponibili per la nostra Città e la sua Amministrazione.

Grazie

Assopec San Giovanni in Fiore