CHI SONO
Sono Bernardo Spadafora, candidato a sindaco nel comune di San Giovanni in Fiore, per la lista civica “Un Patto per la Città”.
Iscritto al Movimento Sociale Italiano praticamente adolescente, quando i militanti di destra sangiovannesi si contavano sulle dita di una sola mano, ho aderito successivamente ad Alleanza Nazionale rivestendo ruoli di prestigio nel partito finiano. Sono stato consigliere comunale a San Giovanni in Fiore e consigliere nella Comunità Montana Silana. Non ho accettato di confluire nel PDL e i fatti, permettetemi l’immodestia, mi hanno dato ampiamente ragione.
LE MIE BATTAGLIE
Tra le mie battaglie, ricordo
quella per l’adesione alla provincia di Crotone vinta con un risposta popolare di quasi l’80% (il referendum è stato annullato successivamente in modo pretestuoso);
quella per portare la sede del Parco della Sila a Lorica nel territorio di San Giovanni in Fiore, vinta grazie alle mie pressioni sul ministro Matteoli e sugli amici di partito del crotonese e del catanzarese, grazie ai quali mettemmo in minoranza la sinistra cosentina che aspirava ad un’altra soluzione;
quella per precludere la possibilità ad oltre 30 comuni della provincia di Cosenza di scaricare il loro rifiuti nel territorio della nostra città. Questa lotta per me è ancora in corso anche se per altri è finita in sospetto dimenticatoio.
PERCHE’ MI CANDIDO
La mia candidatura nasce per fare chiarezza in un quadro politico di estrema fragilità che vede la transumanza di tanti spregiudicati transfughi che senza alcun ritegno migrano, ormai a cadenza stagionale, dal centrosinistra al centro destra o viceversa. Tutto questo crea un grave stato di disagio negli elettori sempre più confusi e disorientati. Metto, inoltre, a disposizione della comunità la mia esperienza politico-amministrativa, le conoscenze e i rapporti consolidati negli anni con diversi esponenti dell’amministrazione regionale con i quali promuoveremo iniziative per lo sviluppo del territorio.
La nostra città, come è noto, ha subito nel corso di decenni di scellerata amministrazione la privazione di importanti e fondamentali presidi istituzionali mentre, le attività private, dal commercio all’artigianato, invece di essere incentivate hanno subito l’ostracismo di amministratori miopi ed incapaci. Le speranze di un cambiamento, effetto di un voto liberatorio, sono state disattese e tradite da un atteggiamento timido e deficitario dell’ultima amministrazione che non ha prodotto nessuna reale discontinuità con il passato.
Se eletto, attiverò un confronto franco e se necessario aspro e senza subordinazione politica, con tutti gli enti territoriali come provincia, regione e governo nazionale per difendere gli interessi legittimi del nostro territorio troppe volte disattesi e svenduti. Insieme al valido gruppo che rappresento ci attiveremo sia per la difesa dei presidi preesistenti che per la promozione di iniziative e progetti che attraverso la salvaguardia e l’utilizzo ottimale delle nostre ingenti risorse naturali, siano volti allo sviluppo economico e al benessere della nostro comunita’.